martedì 27 ottobre 2020

PERFECT ERA, Beneath the clouds we dream (2019)

 

Nativi del Connecticut, i Perfect Era debuttano con questo ottimo Beneath the clouds we dream, uscito nel 2019 come autoproduzione e pieno di spunti che faranno la felicità degli appassionati di progressive. Arnab Sengupta (voce), Todd Paskin (chitarra), Roger Bush (tastiere), Don Beatrice (basso) e Brian Hopkins (batteria) sfoderano un debutto davvero interessante, che si muove con consapevolezza tra il prog più classico e quello a tinte heavy, tra sinfonismi dai toni vellutati e partiture in odore di Dream Theater e Fates Warning, caratteristiche che troviamo nell’iniziale No absence of memory’s glow, partenza di rilievo dell’album e capace di unire fraseggi catchy e sezioni strumentali di spessore. No needs to explain mostra come il gruppo di Milford sia ben attento nel bilanciare melodia e ricercatezza strutturale, ricordando proprio i grandissimi Fates Warning. Clandestine worlds mette in luce il grande lavoro d’insieme del quintetto, che per l’occasione si riallaccia maggiormente al prog settantiano, mentre The skyline dream sembra guardare ai Rush di A farewell to Kings e Hemispheres. La sentita Lost again, vicina ad alcune cose dei Crimson Glory dell’indimenticato Midnight, e Tides rush in, ponte tra gli anni ’70 e il progressive del 2000, chiudono un esordio solido, sognante come da tradizione e ricco di creatività. Per acquistare in digitale o nel formato fisico (che consiglio visto anche il bel booklet con tutti i testi) potete contattare la band alla seguente pagina https://perfectera.bandcamp.com/album/beneath-the-clouds-we-dream , oltre che su tutti i social network (Luigi Cattaneo)


The absence of memory's glow (Video)




Nessun commento:

Posta un commento