Prophet of the astral
gods
è il secondo disco dei Mindfar, progetto del compositore Armando De Angelis,
che ha costruito un concept tra fantascienza e realtà sull’evoluzione dell’umanità
insieme ad una serie di musicisti di grande livello, tra cui Claudia Beltrame (voce
dei Degrees of Truth), Tom Vidar Salangli (cantante dei Dimension Act), Alex
Mele (chitarrista già con Kaledon e Screamachine), Andrea De Paoli (tastierista
dal lungo curriculum con esperienze nei Labyrinth e nei Vision Divine), Micael
Branno (bassista dei Ghost City), ma la lista è molto lunga e per questo
consiglio l’acquisto del disco per avere a disposizione il ricco booklet
informativo. Dopo una breve introduzione l’album entra subito nel vivo con Keeper
of your destiny, dove epicità e hard si fondono gradevolmente, prima di The
eye of Ra e Heroes and wonders, che si muovono agili tra rimandi
progressivi e sfumature power. One prophet, con i suoi 13 minuti, è l’epicentro
del lavoro, brano dove De Angelis ha messo dentro tutto il suo background,
andando a costruire un piccolo gioiellino di symphonic metal progressivo. Sent
from the stars si lega maggiormente al power, Walls è epic metal
progressivo sostenuto e vibrante, mentre Beyond the edge of the world è una
ballata lieve e acustica. Si prosegue nel racconto con Revolution e Rapsodia,
con la prima carica di heavy e la seconda strumentale e neoclassica, ma c’è
ancora spazio per Spirits of war e Ascended to divinity,
conclusioni a base di epic e power metal che chiudono un bel lavoro a cavallo
tra Edguy, Blind Guardian e Labyrinth. (Luigi Cattaneo)
The eye of Ra (Video)
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