Arriva dalla Sicilia (da
Montemaggiore Belsito per l’esattezza) questo trio hard blues che fa della
forza e della veemenza il proprio marchio di fabbrica. Gli Inside The Hole non
amano fronzoli, preferiscono badare alla sostanza e propongono una serie di
killer song volutamente sgraziate e figlie di un rock ‘n’ roll aggressivo e
coinvolgente (alcune riprese dall’album d’esordio del 2011). Affiora una
tracotanza di soluzioni hard che sposano l’assalto schizzato dei Motorhead e i
colori blues dei Big Motor capitanati dall’estroso Eric Sardinas. Poco meno di
35 minuti pieni di slancio, di irruenza che mai sfocia nel parossismo ma che
comunque non concede grandi tregue o rallentamenti. Senza quindi attendersi
novità di rilievo, la proposta risulta più che piacevole e può incuriosire
sicuramente i più attenti seguaci del genere, così come è difficile rimane
indifferenti dinnanzi all’impulsivo chitarrismo di Roy Zappia (anche grintoso
vocalist) e alla furia ritmica della coppia formata da Emanuele Cutrona (basso)
e Alessio Runfola (batteria). Pur avendo un background rock, la band convince
anche negli episodi più blues come Woman
Blues, Begins the Blues o Baby Song, tracce in cui rivive lo
spirito degli immortali Buddy Guy e Muddy Waters. Ottime anche l’iniziale inno We’ll be free e il vibrante impeto di Beer! Sex! … And Fuckin’Roll!, belli
esempi dell’amore del gruppo per suoni viscerali e perfetti per la resa live.
Difatti le caratteristiche dell’ensemble, energia e potenza in primis,
risultano adatte soprattutto per quel contesto, considerando un suono a volte
persino troppo pastoso (ma potrebbe essere anche derivato da una produzione non
esageratamente perfetta). Impressions mostra
la giusta inclinazione e un approccio genuino e naturale alla materia, gestita
con passione e smisurata voglia di proporsi. Band giovane, che deve sicuramente
crescere ancora ma che ha tutte le carte in regola per arrivare a giusta
maturazione. (Luigi Cattaneo)
We'll be free (Video)
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