Ispirato al celebre
circo dei mostri, Revolution Loading guarda
alla tradizione del rock progressivo nostrano cercando di avere attualità con i
giorni nostri. Un concept quasi interamente strumentale che supera di poco i
trenta minuti di durata e che mette in luce una band con buone idee e ottime
doti individuali. Un esordio autoprodotto brillante quello dei napoletani
(Massimiliano Romano alla chitarra, Salvatore Oroso alla batteria, Sergio
Vassetti alle tastiere), fatto di arrangiamenti ariosi e melodie che riportano
indietro nel tempo, salvo fatta per qualche eccezione più vicina all’hard. Un
viaggio capace di inglobare Goblin, Libra, P.F.M. e i più recenti L’albero del
Veleno e Red Zen, rievocando immaginari legati anche ai film di genere di Lucio
Fulci e Umberto Lenzi. Vassetti crea il giusto climax, Romano si dimostra
chitarrista preparato e dal grande gusto, Oroso, in coppia con Alessandro
Bagagli al basso (presente in 3 dei 5 pezzi) definisce il sound corposo del
trio partenopeo. Un disco da ascoltare lasciandosi trasportare dai suoni
vintage e affascinanti che correlano i vari momenti che compongono il platter,
passando attraverso la drammaticità di Doubt
e Crisis a pezzi ricchi di
sfaccettature come Awakening e NeWay. L’unico brano cantato, dalla
brava Manuela Papa, è l’opener Appearance,
traccia interessante e che lascia aperti spiragli anche per sonorità diverse da
quelle espresse lungo tutto l’album. Band che può indubbiamente puntare a
stabilizzarsi all’interno del folto panorama prog italiano. Consigliati!!!
(Luigi Cattaneo)
Crisis (Video)
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