giovedì 3 dicembre 2015

ARTI&MESTIERI, Universi Paralleli (2015)


Gli Arti&Mestieri sono stati tra i gruppi più rappresentativi del panorama jazz rock italiano dei ’70 e lungo 40 anni e oltre di carriera hanno sempre proposto prove in studio valide e live adrenalinici, pur passando attraverso cambi di formazione e nuovi inserimenti. Ciò che ha sempre contraddistinto i piemontesi è avere un suono proprio e facilmente riconoscibile, non solo dovuto alle grandi abilità dei musicisti ma soprattutto per merito di una voglia costante di esplorare certi territori fusion. Dal primo Tilt al recente Universi paralleli, la band ha sviluppato un percorso personale e in qualche modo unico, a prescindere dagli uomini chiamati in causa, come una grande squadra di calcio che ha ricambi di lusso. E difatti nell’edizione 2015 degli Arti&Mestieri manca il tastierista Beppe Crovella (uno degli storici fondatori) ma sono della partita il chitarrista Gigi Venegoni e il batterista Furio Chirico. Completano la line up Lautaro Acosta al violino, Piero Mortara alle tastiere, Roberto Puggioni al basso, Marco Roagna alla chitarra (membro fisso dal vivo ma qui presente solo nella buonissima Pandora) e Iano Nicolò alla voce, più una serie di ospiti che completano un disco bellissimo. Universi paralleli conferma l’affascinante coesistenza tra jazz rock, fusion, progressive e forma canzone, foriero di splendide melodie, ottimi fraseggi e spunti individuali, sempre tenendo ben presente il messaggio e non la mera tecnica. Calore e feeling si sposano con brani articolati e molto strutturati che mi hanno riportato molto da vicino verso i paesaggi tratteggiati nei primi anni di attività, evitando però l’effetto nostalgia e risultando così attuale e figlio del presente. Molti i pezzi strumentali ma anche diversi momenti in cui fa la sua comparsa Nicolò, cantante dotato di espressività e già in luce nel passato con gli interessanti Cantina Sociale. Solido l’interplay tra i musicisti, splendidi soprattutto gli intrecci tra Venegoni e Acosta e l’apporto ritmico della coppia Chiricò-Puggioni, connubi che ricordano come allo studio vadano abbinate idee e doti di improvvisazione. Una miscellanea che sa ancora stupire e coinvolgere da subito con il giusto bilanciamento tra raffinatezza e propulsione, spezie meditterranee e l’infinito lirismo a cui ci hanno da sempre abituato. Tra gli special guest da segnalare troviamo Mel Collins al sax e al flauto (Dune e l’ottima Pacha Mama), Arturo Vitale al sax (era presente agli inizi dell’avventura e qui lo ritroviamo nella suadente L’ultimo imperatore, resa magnificamente da Iano) e Lino Vairetti degli Osanna (la gradevole Nato). Difficile trovare punti deboli, Universi paralleli è un come back che rinnova lo spirito di una formazione oramai leggendaria e che può ancora regalare sogni ed emozioni anche negli anni a venire. (Luigi Cattaneo)

Alter Ego (Video)

Nessun commento:

Posta un commento