Il ritorno dei Yagull
coincide con il passaggio alla Moonjune di Leonardo Pavkovic e questo nuovo Kai non fa altro che evolvere il sound
del progetto ideato da Sasha Markovic (chitarra, basso e percussioni). Ad
accompagnare Sasha troviamo Kana Kamitsubo (piano), più una serie di ospiti che
colorano un album diviso tra classica contemporanea, musica da camera, post,
jazz e spirito da soundtrack. Il risultato è estremamente affascinante, un
pieno di elementi che diversificano i vari brani in maniera leggera ma decisa,
una spinta dinamica che completa l’interplay tra chitarra e piano. Il clima è
volutamente pacato e malinconico e si apre a nuove soluzioni soprattutto quando
intervengono i tanti special guest coinvolti, che allargano gli orizzonti espressivi
degli Yagull (più ampi rispetto al precedente Films). Il duo ha considerevoli doti di scrittura, molto raffinate
e capaci di toccare con facilità un pathos estremo, oltre che capacità tecniche
indubbie che si denotano lungo tutto l’album. L’iniziale North è il biglietto da visita ideale per comprendere la potenza
lirica dei due musicisti, mentre la seguente Dark è più strutturata, grazie anche all’apporto di Wen Chang al
violino e Yoshiki Yamada al contrabbasso. In Blossom fa la sua comparsa un altro elemento di casa Moonjune, il
guitar hero indonesiano Dewa Budjana, che aggiunge un pizzico di fusion alla
traccia insieme al tocco di Yamada. A metà album gli Yagull piazzano due cover
che non ti aspetti, Wishing well dei
Free e Burn dei Deep Purple. Nella
prima spiccano Chang e il solo di chitarra di Antony Mullin, nella seconda il
dolce clarinetto di Gabriel Nat. Sound of
M è irrobustita dalla presenza ritmica della coppia formata da Yamada e
Marko Djordjevic (batteria), a cui va aggiunta la piacevole vena
dell’armonicista Jackson Kincheloe, mentre la breve Z-Parrow è un piccolo gioiellino rinforzato dal flauto di Lori
Reddy. Ultima citazione per l’ottima Omniprism
in cui compare la chitarra del bravissimo Beledo che duetta con il violino di
Chang e il flauto della Reddy. Con Kai gli
Yagull hanno firmato un disco di pregevole fattura, da ascoltare con dedizione
e pazienza, assaporandolo nota per nota, immagine per immagine. (Luigi
Cattaneo)
Heiwa (Video)
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