Gruppo interessante questo guidato da Fausto Bisantis (piano, Wurlitzer,
Fender Rhodes, organo, synth, mellotron e miditron) e completato da Stefano
Loiacono (basso, chitarra ed effetti) e Antonio Pintimalli (batteria e
percussioni), un trio coraggioso e indubbiamente curioso. Progressive rock
settantiano, psichedelia e sinfonismo colorano il nuovo e terzo album The Logical Door (dedicato al geniale
Nikola Testa), ispirato tanto dal Balletto di bronzo quanto dai corrieri
cosmici tedeschi, elementi che si fondono e lasciano trasparire buone doti tecniche
e alcune idee davvero azzeccate. Tutto è piuttosto vintage ma non per questo
già sentito o stucchevole e soprattutto la prima parte dell’opera risulta ben
costruita e zeppa di spunti progressivi e psichedelici di valore, che emergono
in special modo nei quasi 8 minuti di Several
furry vegetables in the garden ofyetzirah e nella title track. I tre paiono
ben calati nel contesto narrato, cercano suoni e situazioni anche diverse tra
loro (come nello space molto dilatato di Ahora
Mazda o nel funky di Sharade funk!),
agiscono da jam band ma sempre guidati dalla mano di Bisantis, mastermind
assoluto del progetto. Il toccare più stili porta il disco ad essere un
crossover di linguaggi magari non sempre ben definiti ed omogenei ma di sicuro
fascino, un melting pot di soluzioni che rivolgono lo sguardo a quanto
succedeva oltre quarant’anni fa, cercando laddove possibile di rinfrescarlo con
una certa dose di personalità. Manca un cantante di ruolo che possa esaltare le
dinamiche del power trio e anche la produzione inficia in parte il suono della
band, aspetti su cui magari si potrà lavorare ulteriormente in futuro per
definire maggiormente dettagli che possono fare la differenza. (Luigi
Cattaneo)
The Logical door (Video)
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