Arrivano da Maruggio
(paese in provincia di Taranto) i Mad Hornet (Mic Martini alla voce, Ken Lance
alla chitarra, El Piamba al basso e Beats Frank alla batteria), un quartetto
dedito ad un hard rock corposo e melodico. Dopo Hot tarots del 2007 e la classica stagione dei live, la band nel
2009 decise di fermarsi per dare spazio a nuove avventure sonore in cui dare
libero sfogo a passioni come il progressive, il glam, il blues e il funky. La
recente reunion del 2013 e il nuovo album appena uscito, Would you like something fresh?, mostrano un gruppo che ha maturato
la giusta esperienza, forte di un bel groove e soprattutto di una scrittura
piuttosto piacevole. Hard rock tirato sì ma sempre curato melodicamente,
accattivante e pieno di passione per quegli anni ’80 spesso discussi ma che
hanno generato entità basilari per il rock ‘n’ roll. Dopo l’iniziale intro si
parte subito forte con Your body talks,
un hard rock ben calibrato in ogni sua componente e di indubbio impatto, un
aspetto che ritroviamo anche in Blue
blood. Molto sentita l’ottima Dyin’
love, prima del dinamismo puro di Free
Rock Machine e della maggiormente aggressiva Game of death. L’anthem di Raise
‘N’ do it colpisce nel segno e sulla stessa falsariga si sviluppa Pink Pants School, mentre più leggera è
la gradevole Walking with you (in the
afternoon). Prima del buon finale di Roses
under the rain i Mad Hornet ci propongono una curiosa rivisitazione del
brano dance What is love di Haddaway.
Come back frizzante, energico e facilmente memorizzabile ma non per questo
povero di spunti e idee, Would you like
something fresh? è l’ideale ritorno di una delle tante band pugliesi (mi
vengono in mente i veterani Essenza ma anche i recenti Blind Cat) che provano
tra mille difficoltà a portare avanti del sano rock in una terra ancora
sinonimo di pizzica e taranta. (Luigi Cattaneo)
Your body talks (Video)
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