giovedì 16 giugno 2016

ELEGACY, The binding sequence (2015)


Dopo uno stand by che pareva essere definitivo (Impressions risale addirittura al 2005 … ), tornano a gran sorpresa e con una line up diversa i torinesi Elegacy. Constantin Terzago (tastiere) e Massimo La Russa (chitarra) sono ancora presenti e le novità rispondono al nome di Ivan Giannini (cantante già di Derdian, Ivory e Backstage Heroes), Mark Zonder (batterista passato anche dai seminali Fates Warning) e Mike LePond (bassista dei Symphony x). Chiaro che con tre inserimenti di questo calibro il power prog degli Elegacy acquisisce spessore e profondità, senza lasciarsi andare alla foga di mere esecuzioni tecniche e puntando molto su impatto e forma canzone. Proprio questo aspetto permette a The binding sequence di convincere per buona parte della sua durata, dieci tracce che nel suo essere demodè (aleggiano i già citati Symphony x ma anche gli Athena di A new religion? e in parte i Superior) mostrano una band raffinata anche quando mette piede sull’acceleratore. Pathos e melodia combaciano nella miglior tradizione del prog metal in pezzi di grande valore come April sun e The dragon’s age e non mancano episodi più suggestivi e atmosferici, Autumn in Berlin su tutte. Primeggiano nello scorrere dell’album i fluidi interplay tra Terzago e La Russa, le solide ritmiche della coppia Zonder-LePond e la voce sicura e potente di Giannini, tutti elementi che sorreggono un disco di grande coralità, ottimamente suonato e ricco di spunti sicuramente interessanti per tutti gli aficionados di un certo progressive. (Luigi Cattaneo)

April sun (Video)

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