Dopo uno stand by che
pareva essere definitivo (Impressions risale
addirittura al 2005 … ), tornano a gran sorpresa e con una line up diversa i
torinesi Elegacy. Constantin Terzago (tastiere) e Massimo La Russa (chitarra)
sono ancora presenti e le novità rispondono al nome di Ivan Giannini (cantante
già di Derdian, Ivory e Backstage Heroes), Mark Zonder (batterista passato
anche dai seminali Fates Warning) e Mike LePond (bassista dei Symphony x).
Chiaro che con tre inserimenti di questo calibro il power prog degli Elegacy
acquisisce spessore e profondità, senza lasciarsi andare alla foga di mere
esecuzioni tecniche e puntando molto su impatto e forma canzone. Proprio questo
aspetto permette a The binding sequence di
convincere per buona parte della sua durata, dieci tracce che nel suo essere
demodè (aleggiano i già citati Symphony x ma anche gli Athena di A new religion? e in parte i Superior)
mostrano una band raffinata anche quando mette piede sull’acceleratore. Pathos
e melodia combaciano nella miglior tradizione del prog metal in pezzi di grande
valore come April sun e The dragon’s age e non mancano episodi
più suggestivi e atmosferici, Autumn in
Berlin su tutte. Primeggiano nello scorrere dell’album i fluidi interplay
tra Terzago e La Russa, le solide ritmiche della coppia Zonder-LePond e la voce
sicura e potente di Giannini, tutti elementi che sorreggono un disco di grande
coralità, ottimamente suonato e ricco di spunti sicuramente interessanti per
tutti gli aficionados di un certo progressive. (Luigi Cattaneo)
April sun (Video)
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