martedì 19 dicembre 2017

habelard2, Hustle & Bustle (2017)


Hustle & Bustle è il quarto disco del prolifico Sergio Caleca e del suo progetto habelard2, che solo qualche mese fa ci aveva deliziato con Maybe, l’album per ora più convincente di questo suo percorso da solista (il compositore è anche tastierista degli Ad Maiora). Rispetto al lavoro precedente, che era stato registrato insieme ad altri ottimi musicisti, Caleca ripropone lo schema di Qwerty e Il ritorno del gallo cedrone, episodi in cui si era destreggiato come one man band suonando tutti gli strumenti. Anche in questo come back il milanese forgia un’ora di prog strumentale di buona fattura in cui emerge il suo amore per Claudio Simonetti, P.F.M., Keith Emerson, i Genesis e la scena di Canterbury, influenze che traspaiono con estro e una certa raffinatezza estetica, donando all’opera un risultato complessivo godibile e che mostra la preparazione dell’autore. Si parte con Frère Jacques, brano in cui viene citato il canone francese Fra Martino Campanaro, abbellito dalle tastiere che riproducono sax, tromba e organo. Dolce è caratterizzata da una ritmica di basso su cui Caleca libra con le sue tastiere, così come non dissimile è il lavoro su Giada, in cui appare anche il suono del flauto. Progressive sinfonico di eccellenza in Alice, prima della lunga e ricercata Folk e Martello e di Tragico nr.2 in cui riappare la chitarra elettrica. Celtic dream, lo dice il titolo, è un omaggio all’Irlanda dettato dalle sonorità tipiche di quelle terre, qui riprodotti con le immancabili tastiere. DeboleFortePiano vede invece il nobile strumento di 88 tasti protagonista, 22 corde ha nella chitarra acustica l’elemento sorpresa tenuto sinora nascosto, mentre Cinc ghei pusè ma rus è più vicina al jazz rock e si mantiene su buoni livelli. Gli anni ’70 si palesano ancora con più forza in Seventies e non sono da meno le escursioni prog della title track e il nobile sinfonismo di Finalino, che chiude questo ritorno stimolante e ancora una volta appetibile dagli amanti di certi suoni. (Luigi Cattaneo)
 
Qui di seguito il link per ascoltare e acquistare l'album
 

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