Gli Ypnos nascono nel
2010 con l’intento di dare voce al diverso background che anima i cinque
musicisti che prendono parte al progetto (Valentino Bosi alle tastiere, Giacomo
Calabria alla batteria, Marco Govoni al basso, Davide Morisi alla chitarra e
Christian Peretto alla voce). Beholder
è il loro primo full lenght, un lavoro di prog metal sicuramente derivativo
(Dream Theater su tutti) ma che mostra un quintetto dalle ottime capacità
tecnico-compositive e una scrittura scorrevole seppure ricca di
stratificazioni, l’ideale insomma per i tanti appassionati di questo stile. La
Sliptrick si dimostra sempre attenta nel dare voci a certi gruppi di qualità,
qui impegnati a sciorinare il decalogo del progressive, senza dimenticare
qualche puntata nel filone settantiano, soprattutto quando si decelera in
contesti meno aggressivi. Cambi di tempo e di atmosfera caratterizzano un po’
tutto il platter, con Tyranny suite (divisa
in sette movimenti) sintesi del pensiero Ypnos e piccolo gioiello del concept
sull’arco vitale dell’uomo e del suo essere succube della propria emotività in
ogni frangente dell’esistenza. Le tastiere di Bosi enfatizzano i passaggi più drammatici
del racconto, ricordando anche Metropolis
pt.2: Scenes from a memory dei Dream Theater, la coppia ritmica si esibisce
in virtuosismi congeniali al fluire dell’opera, mentre Morisi con i suoi riff e
i soli caratterizza l’afflato hard dei dieci episodi, su cui emerge Peretto,
vocalist vicino proprio a James LaBrie. Il disco si segnala per momenti di
grande eleganza, passaggi molto tirati, ballate e atmosfere commoventi, tutti
elementi tipici del genere ma che quando sono proposti e pensati in questo modo
risultano convincenti ed estremamente efficaci. (Luigi Cattaneo)
Qui di seguito il link per ascoltare l'intero album
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