La band si forma nel
2009 con il nome di Monnalisa Smile, monicker che viene accorciato in quello
attuale dopo aver assemblato omaggi ad alcuni giganti del rock come Deep
Purple, Led Zeppelin, Queen e Rainbow, gruppi da cui hanno attinto anche in
fase di songwriting. Fonti d’ispirazione a cui hanno aggiunto il loro amore per
il progressive rock e l’heavy di Porcupine Tree, Rush, Dream Theater e King
Crimson, mantenendo però forte l’identità italiana decidendo di cantare nella
nostra lingua, una scelta stilistica che mi ha ricordato i Diamante e i
Bornidol. In principio è quindi il
loro primo full lenght, registrato negli Opal Arts Studio di Fabio Serra
(leader dei Rosenkreutz) e mostra una band con idee già chiare e una scrittura
che abbina heavy, prog e una grossa dose di melodia, con chorus immediati e di
grande effetto che completano un quadro decisamente gradevole. Edoardo Pavoni
(batteria), Manuele Pavoni (basso), Filippo Romeo (chitarra), Giovanni Olivieri
(voce, tastiere e chitarra acustica) firmano con In principio un lavoro dove emergono tutte le loro influenze, già a
partire dall’iniziale Specchio, un
pezzo vibrante e con un break centrale strumentale di chiara ispirazione hard
prog davvero avvincente. Il segreto
dell’alchimista continua sulla stessa falsariga della precedente, con
l’autorità heavy dei riff di Romeo e melodie progressive dettate soprattutto
dalle tastiere di Olivieri, bravo interprete anche dal punto di vista vocale. Catene invisibili pone l’accento sul
versante hard rock, con le tastiere che creano tappeti su cui la band non
concede un attimo di respiro, mostrando di saperci fare anche quando c’è da
aumentare potenza e aggressività. I quasi sette minuti di Infinite possibilità sono forse l’apice progressivo dei veronesi,
che costruiscono un bozzetto meno immediato ma decisamente valido, soprattutto
per certi ricami raffinati e curati. Ottima la strumentale Oltre, così come la lunga Viaggio
di un sognatore, che con le due song precedenti va a formare un trittico
progressivo di tutto rispetto. Chiude Ricordi,
episodio dai tratti più tipicamente rock e piacevole conclusione di un disco
fresco e molto dinamico. (Luigi Cattaneo)
Oltre (Video)
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