domenica 1 luglio 2018

HADEON, Sunrise (2018)



Sunrise è il primo disco degli Hadeon, band formata da Alessandro Floreani e Fabio Flumiani alle chitarre, Federico Driutti alla voce e alle tastiere, Gianluca Caroli al basso e Lorenzo Blasutti alla batteria (sostituito alla fine delle registrazioni da Emanuele Stefanutti). Le composizioni di Sunrise rientrano nel filone del prog metal melodico, suonato con maestria e devo dire anche con un certo gusto, seppure ovviamente non mancano le tipiche costruzioni articolate care a Dream Theater, Threshold e Haken. Il disco ha un tema ricorrente, quello della malattia e dei disturbi che colpiscono l’uomo moderno, drammi raccontati lungo sette pezzi potenti, dark, brillanti e che finiscono per convincere con il passare degli ascolti. L’ottimo gioco di incastri tra Floreani e Flumiani è la base sicura su cui si adagiano le partiture tastieristiche di Driutti e quelle ritmiche di Caroli e Blasutti, un lavoro di squadra encomiabile che pervade l’intera opera sin dall’iniziale Thoughts ‘n’ sparks, epicheggiante e aggressiva, è la quintessenza del loro concetto di progressive. Più vicina al prog rock Chaotic picture, prima della complicata I, divided, quasi nove minuti frenetici, spasmodici nel loro andamento. Molto piacevole la ballata Never thought, che si regge sull’interplay tra il lavoro quasi tribale di Blasutti ed essenziali pennellate di chitarra acustica, così come Lightline oscilla tra delicati fraseggi e sterzate verso territori heavy, brani in cui si percepisce come il quintetto sia legato anche ai settanta e al new prog del decennio seguente. Una buona dose di metal è presente anche in Hopeless dance, prima della conclusiva title track, il pezzo più lungo del platter e tra i maggiormente interessanti, con la partecipazione del grande Raffaello Indri alla chitarra (lo ricordiamo soprattutto per la sua militanza nei Garden Wall) e sintesi degli elementi che caratterizzano una proposta che può trovare più di un fan tra gli amanti del prog metal e conquistare anche i più aperti tra gli appassionati del filone anni ’70. (Luigi Cattaneo)
Sunrise (Video)
 

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