Nato come progetto
solista di Roberto Spels (voce e chitarra), Nereide si trasforma in trio con
l’ingresso di Cosimo Barbaro al basso e Giacomo Soletta alla batteria,
riuscendo a mettere insieme post rock, heavy e progressive, un crossover di
influenze a cui non manca anche una componente più aggressiva dettata dalla
voce del leader. Viste le premesse questo ep d’esordio è piuttosto variegato
(forse anche troppo in alcuni momenti) e immortala con i quattro pezzi presenti
un gruppo desideroso di evocare immagini e sensazioni tramite un sound potente
ma ragionato. Le doti tecniche sposano soluzioni articolate in odore di math,
passaggi rarefatti tipici del post vengono abbinati ad un canto che estremizza
il messaggio, interessante e accompagnato da una certa ricchezza di idee.
L’iniziale Mindful è l’ottima
presentazione del disco, con la chitarra di Spels in primo piano sostenuta da
ritmiche quadrate e robuste. Le centrali The
wave e Surmise risultano
emozionali e viscerali, merito della loro struttura prog e di una certa
impetuosità nel proporla. Di spessore anche la conclusiva Polars, in cui le pulsioni post metal e progressive trovano sfogo
in una traccia completamente strumentale. Il primo passo dei Nereide è assolutamente
gradevole e mette in luce uno dei tanti gruppi salentini dediti al rock metal,
in una terra troppo spesso ricordata solo per la pizzica e la notte della
taranta. (Luigi Cattaneo)
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