Dominique Vantomme è
uno straordinario tastierista belga, che ha passato gli ultimi dieci anni
suonando in numerosi act jazz, rock e pop, un onnivoro e grande conoscitore di
musica, oltre che un vero e proprio talento dello strumento. Le esperienze con
Ana Popovic, Viktor Lazlo, i Root e il Mahieu-Vantomme quartet lo hanno portato
a comporre un album che è figlio delle sue avventure sonore, complice anche di
lavoro di Leonardo Pavkovic della Moonjune Records, che ha permesso il suo
incontro con il basso di Tony Levin (King Crimson, Peter Gabriel, Stick Men),
la chitarra di Michelle Delville (The Wrong Object, douBt, Machine Mass) e la
batteria di Maxime Lenssens. Session spontanee sono alla base della produzione,
con un set di brani che rispecchiano le enormi potenzialità del quartetto,
davvero ispirato in momenti come Sizzurp e
Playing chess with Barney Rubble,
long track tra le migliori di questo Vegir.
Ovviamente Vantomme attraverso Fender, piano, minimoog e mellotron è grande
protagonista dell’album, ma la grande libertà creativa del progetto ha trovato
terreno fertile nelle intuizioni di musicisti curiosi e tecnicamente molto
preparati. Il risultato è un viaggio imprevedibile ma carico di pathos (Equal minds), affascinante e misterioso
(The self licking Ice-cream cone),
improntato su un jazz rock progressivo che rispetta la tradizionale attitudine
avanguardistica e free della label di New York. L’istinto dei quattro è la
linea guida dell’opera, un processo che cattura forme non convenzionali,
psichedeliche, spiazzanti, lontane da chiavi di lettura scontate e lineari.
(Luigi Cattaneo)
Per ascoltare e acquistare l'album potete cliccare sul seguente link https://dominiquevantomme.bandcamp.com/album/vegir-hd-24bit-882khz
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