sabato 7 luglio 2018

PARRIS HYDE, Undercover 1 (2018)


Attivo sulla scena da circa trent’anni, Parris Hyde (voce e composizione) torna con un progetto a suo nome con Paul Crow alla chitarra, Max Dean al basso e Karl Teskio alla batteria. L’heavy dell’ensemble, tra classico e attitudine horror, ha trovato sbocco nell’ep I killed my wife with a knife e poi nel 2016 nel full Mors Tua, Vita Mea, prima del nuovo ep Undercover 1, contenente quattro cover e un brano inedito. Un certo fascino teatrale e un mood complessivo accostabile al grande Alice Cooper risaltano anche in questa nuova pubblicazione, nata con l’idea di stemperare l’attesa per il prossimo album e nei pensieri del leader opportunità che potrebbe diventare ricorrente per presentare rifacimenti e nuovi pezzi. Living next door to Alice degli Smokie ha il merito di far riscoprire uno dei tanti gruppi britannici che ebbero una discreta popolarità nei ’70, un omaggio rispettoso e sentito. Bad romance di Lady Gaga viene riproposta in chiave hard rock, House of 1000 corpses di Rob Zombie rispetta le atmosfere a cui ci ha abituato il regista e musicista americano, mentre Lost reflection dei grandi Crimson Glory tributa Midnight, il vocalist che più di ogni altro pare aver influenzato Parris Hyde. No place to call home è un frizzante inedito tratto dalle session dell’album precedente, così come la conclusiva 2nd2no1 era già apparsa su Mors Tua, Vita Mea (qui riproposta nella versione audio video). Undercover 1 è un piacevole espediente in attesa di un come back più corposo. (Luigi Cattaneo)
 
House of 1000 corpses (Live)
 

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