Avevamo parlato dei
Demetra Sine Die ai tempi dell’ottimo A
quiet land of fear del 2012 ed è un piacere ritrovarli a distanza di cinque
anni con il nuovissimo Post Glacial
Rebound, uscito qualche mese fa grazie alla sempre attenta Third I Rex.
Rispetto al recente passato la formazione è diventata un trio (Adriano
Magliocco al basso e ai synth, Marcello Fattore alla batteria e Marco Paddeu
alla voce, alla chitarra e al Korg) ma l’oscurità che pervadeva il precedente lavoro
è ancora qui, si percepisce, avvolge l’ascoltatore, in un crossover di
psichedelia, sludge, noise, metal e doom. Le trame di questo come back
confermano la predisposizione per strutture articolate, intense, grevi, un mood
sulfureo pervade ciò che sembra un viaggio nei meandri dell’inferno, con
richiami a band come Blut Aus Nord e Virus, ma sempre con un approccio
personale e caratterizzante. Stanislaw
lem apre le danze, ed è subito un grande traccia di doom claustrofobico, un
trip nero pece, emozionale nella sua decadenza, che fa il paio con la
successiva Birds are falling,
leggermente più melodica ma non per questo meno dark e soprattutto conferma la
sensazione di trovarci dinnanzi ad una band che cerca di differenziarsi in
maniera del tutto naturale. Lament evolve
al suo interno, con parti recitate lievi che preparano l’ennesima sferzata
gravida di cupa psichedelia e lugubre doom, a cui si aggiunge un finale dal
sapore black metal, con la voce di Paddeu che riempie l’aria con laceranti
growl. Elementi che ritroviamo anche nella lunga Gravity, a cui contribuisce Luca Gregori, voce dei black metallers
Darkend, prima di Eternal Transmigration,
uno spoken word fortemente ambient che non convince del tutto. Liars torna su livelli più consoni al
gruppo, così come la title track conclusiva è l’ennesima esperienza a base di psichedelia
progressiva, atmosfera malsana e sfuriate noisy. Chi conosce già la band non si
perderà senz’altro questo avvincente ritorno, chi ancora è all’oscuro
dell’esistenza dei Demetra Sine Die ha l’obbligo, quasi morale, di iniziare
proprio dal nuovo Post Glacial Rebound.
(Luigi Cattaneo)
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