venerdì 28 dicembre 2018

HYENA RIDENS, La corsa (2018)

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La corsa è il secondo album targato Hyena Ridens, ma è anche il filo conduttore del lavoro, un’idea di concepire l’esistenza che viene insegnata sin da piccoli, un indaffararsi quotidiano che è errore costante e di cui la vita è piena di esempi. I napoletani dopo Cave Canem del 2014 sono diventati un trio (Gennaro Davide alla voce e al basso, Paolo Cotrone alla batteria e Paolo Astarita alle tastiere) e con il nuovo disco elaborano un crossover interessante di post, alternative e progressive, stile che colpisce già dall’iniziale title track, tra i momenti più riusciti dell’album. Fantasmi conferma la bontà della fusione e il nuovo percorso della band, Palomar accentua il lato misterioso e psichedelico della proposta, mentre Falsi approdi mostra un’affascinante vena notturna, in cui un ruolo importante lo svolgono le tastiere di Astarita. Laura è un brano molto particolare, rivestito di un arrangiamento proggy e di un break centrale psichedelico, risulta essere tra le composizioni più peculiari del lavoro, prima dell’hard prog strumentale Un pianoforte nell’abisso e di Il ritorno, altro gradevole momento di La corsa. Ci si avvicina alla conclusione dapprima con la cupa Tradimento, per poi spostarci su territori marcatamente rock con Essere umani e l’ottima cover di Vesuvio (degli E’ Zezi), finale del disco che si avvicina al nuovo corso degli storici Osanna. Bel lavoro per i napoletani, bravi nell’unire malie prog all’interno di una forma canzone personale e libera, sfaccettata ma sempre presente, una costante che va solo ancora lievemente affinata per essere durevole nel tempo. (Luigi Cattaneo)
Fantasmi (Official Video)

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