Nati a Milano nel 2013
come power trio strumentale (Carlo Fiore alle tastiere, Carlo Giustiniani al
basso e Michel Nesti alla batteria), ben presto maturano la decisione di
inserire Raffaele Gigliotti come cantante (nonché chitarrista), rifinendo un
suono fatto di progressive, jazz rock e fusion. Il rock dei milanesi trova nel
periodo storico del prog italiano il riferimento maggiore, dapprima come Nudo e
poi, con l’arrivo di Enzo Vitagliano come nuovo batterista, come Macchina
Pneumatica, con cui firmano l’esordio Riflessi
e maschere (edito da Black Widow Records). Goblin, P.F.M., Area, il
background del quartetto pare prendere ispirazione da questi nomi storici e
basta ascoltare le ottime trame di Gli
abitanti del pianeta o Sopravvivo per
me per calarsi in un tempo lontano, magico, ampiamente narrativo. Un clima
volutamente retrò che sa affascinare (Quadrato),
con partiture classiche (Come me), liriche
da leggere con attenzione (Avvoltoi)
e sprazzi strumentali molto validi (la lunga title track conclusiva). Esordio
piacevolissimo e che si inserisce perfettamente nel contesto italiano, vicino
ad altre realtà di casa Black Widow come Ingranaggi della Valle e Il Cerchio
d’oro. (Luigi Cattaneo)
Sopravvivo per me (Video)
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