Non è possibile definirla un’intervista quella con
Marco Causin, leader degli Elisir D’ambrosia, quanto più un amichevole
chiacchierata tra amanti della musica, che si conoscono da 25 anni e che non
perdono mai occasione per parlare di passioni comuni stabili nel tempo.
Quando
e come nasce il progetto Elisir D’Ambrosia?
Il progetto Elisir D’Ambrosia nasce diversi anni fa,
dopo un’esperienza con i Soul Mirror (band prog metal che non ha mai debuttato
su disco n.d.r.), in cui militavano Paolo Ongaro, batterista ora con i Quanah
Parker e Alessio Uliana, attuale tastierista proprio degli Elisir. Avevo
scritto diversi pezzi per quel gruppo e dopo lo scioglimento ho proseguito
l’attività di scrittura, finchè non mi è venuta voglia di condividere di nuovo
il tutto con una band. Ho contattato subito Simone Sossai, batterista dei
Lamanaif e da lì siamo partiti.
I
brani presenti sull’omonimo esordio sono tutti scritti da te?
Sì, tranne il testo di Tenebra, scritto da Andrea Stevanato, cantante presente sul disco ma
che ora è stato sostituito da Mattia Mariuzzo. I brani sono miei ma gli
arrangiamenti sono collettivi e questo è sempre stato il filo conduttore della
band, a prescindere dalla formazione.
Il
vostro è un progressive dalle svariate influenze …
Sì, a noi il prog interessa più come concetto, pur
essendo figlio della musica passata ascolto un po' di tutto. Però sai, io sono
un chitarrista prevalentemente rock, Simone ha esperienze anche nella fusion,
Alessio è un rocker ma ha studi rigorosi alle spalle, Mattia ama il
cantautorato e l’indie (assieme a Uliana porta avanti il progetto Virginian).
Insomma, non seguiamo un canone preciso, non siamo interessati ad avere solo
tempi dispari o complessi, ci sono ma non è un obbligo. Suoniamo quello che più
ci piace, senza particolari restrizioni. Prog per andare oltre la forma
canzone, non come categoria o genere specifico.
Come
è stato accolto l’album?
Coloro che l’hanno ascoltato l’hanno apprezzato. Le
recensioni sono positive, alcune pure troppo essendo un’autoproduzione. Non
parlerei di accoglienza però, l’hanno ascoltato in pochi e non lo abbiamo
portato live perché siamo rimasti senza bassista subito dopo l’uscita del disco
(le parti di basso sono di Riccardo Brun n.d.r.).
Immagino
però che l’attività live sia per voi fondamentale …
È importantissima, soprattutto per farsi conoscere. Qualche live c’è stato (con Alessandro Simeoni al basso n.d.r.) ma attualmente, con copie del disco in mano, ci troviamo bloccati da questa situazione frustrante.
So
che avete anche degli inediti pronti
Sì, praticamente avremmo un disco quasi pronto!
Alcuni non sono pezzi miei, un paio sono interamente di Alessio (Cabala e L’impatto, la corsa, l’errore,
la pioggia con testo di Mattia), un
altro, Cerchi concentrici, è una
composizione di gruppo. Poi c’è Sylvester,
un omaggio ai Death SS ed è stato scritto da me e Alessio. Abbiamo anche un
brano da completare che invece omaggia gli Allman Brothers Band. Però ripeto,
finchè non troviamo un bassista tutto diviene molto complicato.
Quali
sono i progetti futuri?
In questo momento siamo fermi, stiamo incontrando
molte difficoltà e le persone contattate o non erano realmente interessate o
non riuscivano a suonare i pezzi. Purtroppo ho perso un po' di entusiasmo …
vedremo in futuro!
Cardiologia (Video)
Grazie bros.Ottimo
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