venerdì 18 ottobre 2019

VISION QUEST, Vision Quest (2018)


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I Vision Quest sono un trio formato da Guido Ponzi (voce), Marco Bartoli (tastiere e basso) e Emiliano Belletti (chitarra), a cui dobbiamo aggiungere Helder Stefanini (Raw Power, Animali Rari ma anche session di spicco) alla batteria, segnalato come guest ma presente come unico batterista all’interno del disco. Inoltre questo omonimo esordio vede figurare parecchi ospiti, tutti piuttosto bravi nel donare quel qualcosa in più ad un lavoro riuscito e che profuma di Survivor, Kansas e Boston. Ne sono esempio lampante Avathar e Lost in time, in cui troviamo il sax di Mirko Pratissoli (Natural Quintet), bravo nel creare le giuste atmosfere con il suoi soli, ma anche Ilaria Cavalca (Aurora Ensemble) con le sue delicate note pianistiche nella prima e la chitarra di Luke Barbieri (Holywood) nella seconda. Barbieri è figura importante, insieme ad un altro chitarrista, Alfredo Pergreffi, anche in Eternal love, che presenta qualche attitudine progressiva e la bella voce di Silvia Saccani (Angelize), nonché nella riuscita All these years. Il piano di Ilaria torna prepotente in The eve of the battle, creando un sognante interplay con la chitarra acustica di Stefano Riccò. Ultima citazione per Johathan Gasparini (membro degli storici Rats e della band di Marco Ligabue), lead guitar e autore di validi momenti solistici nelle ottime Master of hopes e Dragons of Tomorrow. An epic journey into melodic rock è la dicitura posta sul disco, impossibile non essere d’accordo ascoltando questa Rock Opera corale distribuita dalla Rockshots Records, etichetta che continua a confermare la bontà del suo operato per l’italico underground. (Luigi Cattaneo)

Evil laughter (Video) 



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