martedì 29 ottobre 2019

UNA STAGIONE ALL'INFERNO, Il mostro di Firenze (2018)


Risultati immagini per il mostro di firenze cd
I più attenti (e incalliti) fan del progressive italiano ricorderanno Una stagione all’inferno per aver omaggiato, diversi anni fa, L’amaro caso della baronessa di Carini, sceneggiato Rai dei ’70, all’interno di una compilation targata Black Widow Records. Il tempo non è passato inutilmente e il gruppo formato da Fabio Nicolazzo (voce e chitarra), Laura Menighetti (voce e tastiere), Roberto Tiranti (basso e membro anche di Labyrinth, Wonderworld e La Storia dei New Trolls), Pier Gonnella (chitarrista dei Necrodeath ed ex Labyrinth), Marco Biggi (batterista già in forza nei Rondò Veneziano), Paolo Firpo (sax), Kim Schiffo (violoncello), Daniele Guerci (viola) e Laura Sillitti (violino), ha lavorato sodo per sfornare un lavoro a mio avviso maestoso. Il mostro di Firenze è un concept ispirato ovviamente ai tragici fatti di cronaca iniziati nel 1968 e che si sono protratti macabramente sino al 1985, omicidi che terrorizzarono l’Italia di allora e che ancora oggi sono tema di discussione. La vicenda negli anni ha sempre affascinato per l’alone di mistero che la circonda e il dark prog sinfonico della band, ponte tra Raccomandata Ricevuta Ritorno, Goblin, Malombra, Il Segno del Comando e L’ombra della sera, appare perfetto per descrivere avvenimenti plumbei e arcani. I liguri sono stati davvero bravissimi nel non perdersi in una vicenda intricata, improntata giocoforza su atmosfere oscure e cupe e su testi che suggeriscono immagini, rimandano a particolari della storia e avvenimenti anche con una certa dose di poetica, cosa per nulla semplice visto il cruento tema trattato. Per gli amanti del dark prog disco da avere senza nessun dubbio. (Luigi Cattaneo)



Nessun commento:

Posta un commento