Torna Francesco Gazzara
con il suo progetto The Piano Room e con un album, 2084, che spende spunto da 2084:
The end of the world di Boualem Sansal, romanzo distopico come lo fu 1984 di George Orwell. Ispirato tra
l’altro a 1984 di Antony Philips,
Gazzara si muove in solitaria utilizzando pianoforte, Hammond, Moog, Mellotron
e synth di vario tipo, oltre che una drum machine (la Roland CR78). Ci troviamo
dinnanzi ad un’opera elettronica che guarda però sia al sinfonico che alle soundtrack,
una componente immaginifica vivida, ricca di frangenti melodici e parti
drammatiche, che riescono a proiettare in una storia lontana, evocativa e
affascinante. Prologue 2084 è
l’introduzione che unisce space e psichedelia e che cala perfettamente nello
spirito del racconto, che si sviluppa successivamente nella title track divisa
in due parti, una suite progressiva, filmica, influenzata dal kraut (Tangerine
Dream, Ash Ra Tempel, Klaus Schulze) ma anche dalla classica e dal prog
settantiano. Epilogue 2084 si muove
sulla stessa falsariga sperimentale, proprio quella che contraddistingueva
album come Galaxy my dear di J.B.
Banfi e Automat dell’omonima band.
Chiudono tre bonus, 2084 (entrambe le
parti) e Epilogue 2084, in versione
piano acustico. Per acquistare il disco visitate il sito www.thepianoroom.it
(Luigi Cattaneo)
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