Il folto panorama
underground italiano, sempre vivo e pieno di spunti interessanti, oggi ci
consegna l’esordio degli Antifona, trio formato da Massimo Mariano (tastiere),
Massimo Ritorto (basso) e Emanuele Bosco (batteria), che riprende la tradizione
della Torino jazz rock, quella delle fusioni, dei locali come lo Swing Club e
di gruppi che rispondono al nome di Arti e Mestieri, Combo Jazz, Dedalus, Beia
come Aba, Gialma 3 ed Esagono. Sulla scia di certe storiche formazioni
settantiane si muovono gli Antifona, che con questo Live in Garage, uscito da pochi mesi, urlano la propria voglia di
creare assecondando gusti e passioni di una vita, senza avere limiti imposti o
prefissati. L’iniziale Com’è Josè? è
sintomatica delle pulsioni insite nei piemontesi, con un vibrante jazz rock che
riporta alla mente proprio il passato glorioso di certi ensemble loro
concittadini. Dalle 5 alle 6 vede
Mariano protagonista con le sue tastiere, ben sorretto da una sezione ritmica
davvero efficace, prima di Nuvola rossa,
che con un velo di malinconia, chiude la prima parte del disco. La batteria di
Bosco apre Balòn, ottimo episodio
dalle atmosfere jazzate, che fa il paio con D’assolo,
a cui pare legato sia come mood, sia come scrittura. Chiude la lunga Stratos, quasi otto minuti variegati e suggestivo finale di un esordio tanto vintage quanto
straordinariamente affascinante. (Luigi Cattaneo)
Dalle 5 alle 6 (Video)
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