Ci eravamo già occupati
di Carmelo Caltagirone parlando del suo esordio, Iron Man del 2014, disco acerbo che appariva come un punto di
partenza su cui lavorare per arrivare a qualcosa di più definito. Cosa loro, please è il terzo album del
chitarrista, che si lega a quel debutto perché riprende da quello alcuni brani
che non avevano trovato posto allora, confermando alcuni problemi già emersi in
precedenza. Uscito nel 2016, mostrava qualche miglioria, ma non sufficiente per
far apprezzare del tutto i 25 minuti dell’opera, intrisa di hard & heavy
chitarristico e ritmiche secche e ripetitive. Pezzi come Skate Rock o Prank hanno idee
valide al loro interno, ma andrebbero sostenute da arrangiamenti più curati per
emergere maggiormente, mentre altri passaggi, Snob break ad esempio, sembrano dei riempitivi e null’altro.
Probabilmente la sua voglia di improvvisare su una base ritmica è forte, ma
Caltagirone farebbe bene a fermarsi e lavorare su quello che suona e registra,
per magari costruirci sopra qualcosa di più organico, anche perché emergono qua
e là momenti su cui cesellare composizioni più strutturate (Winter ma anche You), da rifinire magari con una band. La sua attitudine è questa,
ma diventa difficile pensare ad un pubblico, anche esiguo, che possa interessarsi
a dischi del genere. Piccolo passo avanti sì ma non ancora adeguato per
soddisfare appieno. (Luigi Cattaneo)
Prank (Video)
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