sabato 11 luglio 2020

BLACK MAMA, Where the wild things run (2019)


Tornano finalmente i Black Mama, power trio veronese (il primo album, da recuperare assolutamente, è del 2013) formato da Andrea Marchioretti alla batteria, Nicolò Carozzi alla voce e alla chitarra e Paolo Stellini al basso, ancora una volta coesi nell’omaggiare il rock blues e band come Free, ZZ Top e The Allman Brothers Band, nonché leggende come l’enorme Rory Gallagher. Influenze che colorano il mondo dei Black Mama anche nel recente Where the wild things run, uscito sul finire dell’anno passato per Andromeda Relix, un distillato sanguigno che parte proprio dal rock blues per toccare punte southern, come Feelin’ allright e Tell my mama insegnano, tra riff tirati e vibranti cariche elettriche. La title track profuma di ’70, Come on, come on, come on ci porta con mano nell’immaginario sudista, mentre Hands full of nothing but the blues è un tributo alla musica del diavolo, un magnifico passaggio centrale in cui vengono rievocati B. B. King e Muddy Waters. I got a woman continua a parlare un linguaggio che ci riporta indietro nel tempo, quando i grandi festival di fine ’60 e inizio ’70 traghettavano i sogni dei più giovani. Una certa atmosfera permane anche nella sentita Red dressed devil, prima della debordante Shining rust e della conclusiva Icarus, grandissimo finale di un album che dal vivo, vero territorio di caccia del trio, può essere rappresentato davvero in maniera clamorosa. (Luigi Cattaneo)



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