lunedì 13 luglio 2020

ROVESCIO DELLA MEDAGLIA, Microstorie (2011)


Era il 2011 quando tornava in pista il Rovescio della Medaglia, gruppo di Roma guidato dal chitarrista Enzo Vita, di cui si erano perse le tracce da Vitae pubblicato nel 1999. Vita, unico membro originario del gruppo, ha qui spostato le sue attenzioni dal rock progressivo a tinte hard verso un pop rock ricco di fiati e melodia. A questo indirizzo bisogna guardare parlando di Microstorie, un lavoro indubbiamente arrangiato e suonato bene da professionisti di indubbio spessore, a cui si aggiunge la presenza di un grande vocalist come Roberto Tiranti (Labyrinth, Mangala Vallis), a cui manca però il salto di qualità, tendendo ad essere in diversi brani piuttosto scontato. Ovviamente il problema non è la mancanza di un sound dichiaratamente progressive, quanto piuttosto il fatto che il disco sia altalenante tra pezzi riusciti e coinvolgenti ed altri che invece risultano davvero poco interessanti. Il risultato è un rock che sarebbe adattissimo per essere passato in radio e che a tratti ricorda la scrittura di Francesco Renga. Tra i pezzi migliori la coinvolgente title-track, Luca’s bar, che si propone come unico momento prog del lavoro e l’energica Grida, urli e strilli. Il disco si lascia ascoltare con piacere ma risulta dopo svariati ascolti un po’ anonimo, non ha la forza e la robustezza che ci si potrebbe aspettare da una line-up che prevede, oltre Vita e Tiranti, anche l’ex bassista del Banco del Mutuo Soccorso Gianni Colaiacomo, più una sezione fiati ed una d’archi. Microstorie fu un ritorno in chiave rock assemblato bene ma con poco mordente, ancora oggi a distanza di quasi un decennio il risultato complessivo, visti anche i tanti anni di assenza dalle scene, lascia un po’ di amaro in bocca. (Luigi Cattaneo)

Tapis Roulant (Video)



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