Oggi facciamo un salto
indietro di qualche anno, esattamente il 2013, quando i liguri Fungus (Dorian
Deminstrel voce e chitarra acustica, Alejandro J Blissett alla chitarra e al
theremin, Zerothehero al basso e al flauto, Claudio Ferreri alle tastiere e
Caio alla batteria) pubblicavano quella che attualmente rimane l’ultima prova
in studio, The face of evil,
realizzato per la Blood Rock Records. Il disco, pur essendo piuttosto
derivativo, risulta fresco e accattivante e dosa con sapienza una miscela in
cui convivono psichedelia, rock e progressive, un suono che trasporta
l’ascoltatore in un decennio, il 65-75, che tanto ha dato alla musica
sperimentale. L’album è un crogiuolo di idee, con una qualità media costante e
qualche picco davvero interessante (come la lunga The sun o la dinamica Better
than Jesus) in cui emerge soprattutto un lavoro d’equipe finalizzato alla
riuscita del singolo pezzo. Lo sviluppo del platter rievoca i primi passi
dell’era psichedelica di Beatles, Love e Doors, la visionarietà dei Pink Floyd
degli albori, l’enfasi dei Genesis, il folk dei Jethro Tull e la grazia di
Canterbury, influenze inserite in un songwriting di una certa valenza. Ma le
fonti di ispirazione più o meno avvertibili sono ben incanalate in un discorso
stilisticamente variegato, strutturato e intelligente, sicuramente
appassionante per tutti coloro che ancora rimpiangono gli anni ’70. Un
trademark che quindi comprende più stili, perché i Fungus paiono davvero
convinti di potersi muovere cogliendo il meglio da un certo passato, forti di
curiosità e cultura. Rispetto alle uscite precedenti mi pare che la band abbia
accentuato lo spazio per le tastiere, costruendo brani forse più legati al
progressive, in cui l’utilizzo del theremin dona una insana dose di
particolarità al tutto. Esempio primario è l’inquieta Share your suicide III che acquisisce un sapore space non
indifferente e che in un certo senso amplia maggiormente i canoni in cui
muoversi. In attesa di nuove notizie dal gruppo (entrato da poco in studio) The face of evil è un espediente
pregiato con cui attendere il prossimo episodio. (Luigi Cattaneo)
Full Album (Video)
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