Nati nel 2004 sotto la
direzione artistica di Massimiliano Monopoli, violinista e docente al Conservatorio
di Taranto, da subito i Plurima Mundi si sono contraddistinti per un
progressive rock settantiano fresco e coinvolgente. Come vuole la tradizione la
musica della band prevede una miscela di elementi che vengono amalgamati da
elaborati contrappunti classicheggianti dettati non solo dall’elaborato del
leader ma anche dal fine lavoro pianistico di Lorenzo Semeraro, bravo nel donare
cromatismi significativi per la riuscita del platter. Le atmosfere sono quelle
care ad act come Banco del Mutuo Soccorso o Castello di Atlante e dopo l’ep Atto I del 2009 il nuovo Percorsi conferma una band con ottime
doti di scrittura accompagnate da un livello tecnico piuttosto alto. Il
sestetto per l’occasione si ripresenta in formazione rinnovata (oltre ai già
citati Monopoli e Semeraro troviamo Massimo Bozza al basso, Grazia Maremonti
alla voce, Silvio Silvestre alla chitarra e Gianmarco Franchini alla batteria)
e propone il suo progressive variegato e melodico lungo quattro brani (più una
single version di L. … Tu per sempre)
brillanti, pieni di pathos (in questo risulta determinante la voce della
Maremonti) e che non potranno non appassionare chi ama certe sonorità. L’inizio
è affidato al pregevole strumentale Eurasia,
una sorta di grandiosa overture di dieci minuti e che mette in luce quasi tutte
le caratteristiche principali dei tarantini, per quello che poi risulterà
essere il momento più significativo dell’album. All’appello però manca ancora
la Maremonti, che troviamo nella successiva e passionale verve di E mi vedrai … Per te, dove è ben
presente il raffinato interplay tra Monopoli e Semeraro. L. … Tu per sempre conferma la capacità del gruppo di creare
frangenti strumentali di grande gusto e dinamismo, con parti rocciose ma sempre
elegantemente arrangiate. L’ultima traccia, Male
interiore (la mia età), è un altro momento decisamente stratificato, in cui
troviamo passaggi classici, ritmiche progressive e l’intensa interpretazione
della cantante. Il disco è molto piacevole e segna un passo avanti nella
carriera del gruppo, con la speranza di non dover attendere altri otto anni per
sentir parlare nuovamente di loro. (Luigi Cattaneo)
L. ... Tu per sempre (Single Version)
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