Ep brillante e
scorrevole per Andrea Salini, che con Lampo
Gamma firma sette pezzi di puro rock, tradendo l’amore per band storiche
ben radicate nella tradizione del genere. Ad accompagnare il bravo chitarrista
e cantante in questo terzo lavoro troviamo Simone Gianlorenzi (chitarra,
tastiere e basso), Matteo Di Francesco (batteria), Pino Saracini (basso),
Luciano Zanoni (piano e tastiere) e due backing vocals come Fernando Alba e
Silvia Leonetti, interpreti abili nel supportare le intuizioni di Salini, un
percorso foriero della lezione di Tom Petty e John Fogerty ma anche dei
Creedence Clearwater Revival, di cui è presente una buona versione di Bad Moon Rising. L’iniziale Strange days è ideale per catapultarci
con forza nell’entusiasmo contagioso del rocker romano, immediata e aggressiva
al punto giusto, mentre Distant planets
è un ottima ballata che mostra il lato più romantico di Salini. Hendrix funk (The comet) è un piccolo e
riuscito omaggio al guitar hero per eccellenza e ad uno stile sempre carico di
groove, elemento su cui Andrea pare puntare e non poco. L’intermezzo di Space anthem anticipa la già citata Bad Moon Rising e soprattutto The moon, un’altra ballata raffinata e
con qualche piacevole reminiscenza psichedelica. Chiude l’ep l’interessante
strumentale The martian, improntata
sul chitarrismo del leader e degno finale di un prodotto gradevolissimo, molto
curato nella produzione e negli arrangiamenti, segno di una professionalità
assoluta che ha portato Salini a bilanciare con intelligenza suoni e umori.
Andrea, pur essendo un chitarrista dotato, ha preferito concentrarsi
sull’aspetto melodico della forma canzone, un po’ come il Mark Knopfler solista
(penso a Kill to get crimson o Privateering), centrando il bersaglio
con semplicità e gusto. (Luigi Cattaneo)
Strange days (Official Video)
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