Nati nel 2000 dalle
ceneri dei Maelstrom, gli Exiled on earth hanno nel corso degli anni guadagnato
esperienza e credibilità aprendo concerti per Saxon, Paul Di Anno e Winger e il
nuovo Forces of denial conferma tale
crescita. Tiziano Marcozzi (voce e chitarra già con i Rosae Crucis e con i
black metallers Stormlord), Alfredo Gargaro (chitarra), Gino Palombi (bassista
anche con i Room with a view) e Piero Aironi (batterista in forza a Rosae
Crucis e Room with a view) tradiscono il loro amore per il classic metal,
l’epic americano, il thrash progressivo e la Bay Area. Questo ritorno è formato
da otto grandi momenti, con pochi cali e una qualità media piuttosto alta,
concentrata in un sound generalmente complesso ma che pone sempre attenzione
sull’aspetto melodico del songwriting. La title track iniziale è esplicativa
delle buone capacità tecniche del quartetto e di come vengano messe a
disposizione di una scrittura capace di essere diretta e fieramente heavy. The glory and the lie è un sontuoso
brano vicino ai gloriosi Testament, mentre Hypnotic
persecutions è un technical thrash memore della lezione dei sempre poco
nominati Watchtower. Molto valida anche The
mangler, virtuosamente consona al mood offerto dai vari Annihilator e
Anthrax, più progressiva Vortex of
deception, che ricorda anche qualcosa dello splendido The fragile art of existence dei Control Denied. Stessa sorte per Underground intelligence, in cui spicca
tutto l’amore per l’heavy classico e Into
the serpent’s nest, brano dai tratti progressivi, prima del potente finale
di Lifting the veil. Forces of denial è un disco ottimamente
suonato, strutturato con forza e ricco di sviluppi che partono dal thrash metal
ottantiano per avvicinarsi a quello tecnico di Toxic o Realm, passando da
fraseggi tipici dell’heavy più classico, caratteristiche guida di un come back
che dimostra ancora una volta la freschezza dell’italico underground metal.
(Luigi Cattaneo)
Forces of denial (Video)
Nessun commento:
Posta un commento