Esordio assoluto per i
Minraud (Alessandro Rubino alla voce, Michele Di Lauro alla chitarra, Giuseppe
Barile alle tastiere, Enrico Brazzi al basso e Michele Panepinto alla batteria),
che con questo Vox Populi, pubblicato
dalla Hidden Stone, vanno a rinfoltire ulteriormente il panorama underground
del progressive metal italiano. Il concept è incentrato sulla graphic novel
cult V for Vendetta (da cui è tratto
il film del 2005) e i ragazzi hanno fatto davvero un bel lavoro, molto curato e
pieno di elementi interessanti, pur se molto influenzato sia da act storici
come Dream Theater e Vanden Plas, sia da ensemble che non hanno mai raggiunto
grande popolarità come Poverty’s No Crime e Superior. I brani, mediamente
lunghi, ricalcano lo schema compositivo tipico del genere, con pezzi
strutturati ma abbastanza scorrevoli, caratteristiche che si evincono con
convinzione per buona parte del platter. L’intro Anonymous presenta un dialogo tratto dalla pellicola di James
McTeigue e va ad anticipare il buon prog metal di Ms. Justice, con le tastiere di Barile che vanno ad ammorbidire il
sound e ha ricordare qualcosa degli Shadow Gallery di Legacy. Theorevision non
si discosta dalla precedente e risulta intensa e passionale, mentre parecchio
vicina ai Dream Theater, ma non per questo meno interessante e riuscita è Burning dolls, che non è un delitto
considerare uno degli episodi più emozionanti del disco. La breve Scarlet sleepy funge da break per la
seguente e potente Carnal cross, che
non disdegna parti al limite del thrash metal che lasciano trasparire anche la
possibilità di ulteriori sviluppi in tale direzione. Gradevole, pur senza
entusiasmare, la ballata The salt flats,
segno che i bolognesi si esprimono meglio su brani più aggressivi come la
conclusiva Domino effect, un po’ la
summa del pensiero del gruppo in cui l’interplay tra i vari elementi appare
maturo e incisivo, degno finale di un primo lavoro derivativo quanto si vuole
ma che merita di essere ascoltato per la qualità complessiva di cui è intriso.
Le aperture virtuosistiche e i cambi di tempo sono sempre congeniali al
risultato finale, melodico e contraddistinto da un’attitudine heavy non
indifferente, con il tema narrato coinvolgente e ancora attuale. Vox Populi è un album meticoloso e
minuzioso nei particolari, frutto di una band che già con questo debut mostra
di avere la giusta attitudine per durare nel tempo. (Luigi Cattaneo)
Carnal cross (Video)
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