lunedì 9 ottobre 2017

MINRAUD, Vox Populi (2017)


Esordio assoluto per i Minraud (Alessandro Rubino alla voce, Michele Di Lauro alla chitarra, Giuseppe Barile alle tastiere, Enrico Brazzi al basso e Michele Panepinto alla batteria), che con questo Vox Populi, pubblicato dalla Hidden Stone, vanno a rinfoltire ulteriormente il panorama underground del progressive metal italiano. Il concept è incentrato sulla graphic novel cult V for Vendetta (da cui è tratto il film del 2005) e i ragazzi hanno fatto davvero un bel lavoro, molto curato e pieno di elementi interessanti, pur se molto influenzato sia da act storici come Dream Theater e Vanden Plas, sia da ensemble che non hanno mai raggiunto grande popolarità come Poverty’s No Crime e Superior. I brani, mediamente lunghi, ricalcano lo schema compositivo tipico del genere, con pezzi strutturati ma abbastanza scorrevoli, caratteristiche che si evincono con convinzione per buona parte del platter. L’intro Anonymous presenta un dialogo tratto dalla pellicola di James McTeigue e va ad anticipare il buon prog metal di Ms. Justice, con le tastiere di Barile che vanno ad ammorbidire il sound e ha ricordare qualcosa degli Shadow Gallery di Legacy. Theorevision non si discosta dalla precedente e risulta intensa e passionale, mentre parecchio vicina ai Dream Theater, ma non per questo meno interessante e riuscita è Burning dolls, che non è un delitto considerare uno degli episodi più emozionanti del disco. La breve Scarlet sleepy funge da break per la seguente e potente Carnal cross, che non disdegna parti al limite del thrash metal che lasciano trasparire anche la possibilità di ulteriori sviluppi in tale direzione. Gradevole, pur senza entusiasmare, la ballata The salt flats, segno che i bolognesi si esprimono meglio su brani più aggressivi come la conclusiva Domino effect, un po’ la summa del pensiero del gruppo in cui l’interplay tra i vari elementi appare maturo e incisivo, degno finale di un primo lavoro derivativo quanto si vuole ma che merita di essere ascoltato per la qualità complessiva di cui è intriso. Le aperture virtuosistiche e i cambi di tempo sono sempre congeniali al risultato finale, melodico e contraddistinto da un’attitudine heavy non indifferente, con il tema narrato coinvolgente e ancora attuale. Vox Populi è un album meticoloso e minuzioso nei particolari, frutto di una band che già con questo debut mostra di avere la giusta attitudine per durare nel tempo. (Luigi Cattaneo)
 
Carnal cross (Video)
 

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