Attivo da più di dieci
anni con il marchio Oniric, Walter Bosello (già voce dei Soundrise) torna con
il nuovo Migration, l’ottavo disco
per questa creatura da sempre avvezza all’autoproduzione più totale. Il concept
in questione racconta del viaggio di un popolo che decide di allontanarsi dal
proprio pianeta e la tematica fantasy ben si addice al sound compatto e potente
creato ad hoc da Bosello, bravo nello sviluppare un discorso che parte dai
Genesis per passare dai Pendragon e toccare la figura di Bruce Soord e dei suoi
Pineapple Thief. Gli evidenti richiami alla fantascienza si manifestano sin
dall’iniziale Not to the moon, uno
dei pezzi migliori per iniziare il racconto, un hard space tirato e
coinvolgente. In my heart you’re here non
tira di certo i remi in barca, proponendo un prog metal di grande effetto e lo
stesso copione viene riproposto nell’ottima Onward,
che si colora di sfumature ora neoprog ora più elettroniche. Lo scenario
confluisce in The Mutation, tipico
esempio di heavy prog post 2000, mentre Ancestria
torna indietro nel tempo, soprattutto per l’utilizzo dell’organo da parte
di Walter, bravo nel coniugare con efficacia istanze sonore variegate che
derivano da fonti d’ispirazione che coprono più di quarant’anni di progressive.
Discovery ricorda qualcosa degli
ultimi lavori dei Ranestrane, così come Space
debris è una splendida ballata vicina ai Porcupine Tree. Più tirata la
successiva Give some ground,
composizione dai toni maestosi capace di muoversi lungo contorni indefiniti
giocati sul contrasto tra elementi tenui e passaggi hard prog. Cast a wave mostra anche la capacità di
Bosello di dare vita a pezzi più leggiadri, ma è un lampo spazzato via dal
neoprogressive di Dear Aq-Nanda,
traccia che non disdegna furori alla Van Der Graaf Generator. Chiude l’album il
buon prog inglese di Seed of disharmony,
anche se vi sono due piacevoli bonus finali, World 2.0 e We’ll break this
spell, entrambe molto melodiche e, perché no, radiofoniche. Bel ritorno
questo Migration, godibile per tutta
la sua durata e con un discreto potenziale per poter attirare anche chi si
sente più vicino al progressive degli ultimi 10-15 anni. (Luigi Cattaneo)
Not to the moon (Video)
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