Popism è il secondo
ep dei bolognesi Earthset (Ezio Romano chitarra e voce, Costantino Mazzoccoli
alla chitarra, Luigi Varanese al basso ed Emanuele Orsini alla batteria) e si
discosta da quanto fatto nel buonissimo In
a state of altered unconsciousness (di cui avevamo parlato da queste
pagine), prediligendo un approccio più immediato e vivace e meno complesso, un
taglio maggiormente indie rock piacevole ma forse meno interessante. Il pop
richiamato nel titolo è, a dire il vero, un po’ uno specchietto per le
allodole, perché comunque la band guarda oltremanica a quelle correnti
alternative che partono dalla fine dei ’90 per giungere ai giorni nostri e uno
degli esempi migliori è l’iniziale Around
the head, che di leggero non ha praticamente nulla e mostra la capacità del
gruppo di creare pezzi potenti ma melodici. In
the pendant è una critica all’ambiente musicale indipendente e il sound
segue questa voglia di urlare le proprie ragioni (leggere il testo per capire
…), mentre Flush vira sì verso un
suono più indie pop ma non di quello banale o scontato, perché la band ha
innate doti di comunicatività, senza dover scendere a compromessi con soluzioni
di facile assimilazione. Anche Icarus’
flight ha lo stesso piglio più ruffiano, prima del finale strumentale di Ghosts and afterthoughts, psichedelico e
sperimentale, un post rock con spore elettroniche davvero accattivanti che
lasciano presagire magari un futuro in questa direzione. Se questo ep voleva
essere una sfida diciamo che è stata vinta ma in parte, perché a mio modo di
vedere l’anima alternative della band viene comunque fuori e non poco e forse
non deve essere tenuta a freno, perché il gruppo ha un potenziale molto alto,
emerso nell’ottimo disco d’esordio tra l’altro. Pubblicazione gradevole ma
transitoria, in attesa di scoprire quale strada intraprenderanno i bolognesi.
(Luigi Cattaneo)
Flush (Video)
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