Si può suonare
dell’horror rock pur essendo un gruppo made in Italy? A giudicare dai recenti
lavori di Raging Dead, Dead & Breakfast e di questi Superhorror la risposta
è assolutamente sì. Il quartetto (ex Superhorrorfuck) disegna contorni intrisi
di ruvidezza, melodie immediate e ironia, risultando tanto provocatori quanto
catchy. Edward J. Freak (voce), Mr.4 (basso), Didi Bukz (chitarra e kazoo) e
Franky Voltage (batteria) siglano con Hit
mania death un quarto disco condito di hard & heavy, r’n’r dissacrante
e atteggiamento punk rock, sempre tenendo ben presente l’aspetto canzonatorio e
beffardo. Ready, steady … Die! è la
partenza simbolo del platter, aggressiva e sporca al punto giusto, mentre le
seguenti Nazi nuns from outer space e
Mr. Rigor Mortis hanno quel mood punk
fatto di chitarre abrasive e ritmiche solidissime. Ed Wood Blues (il riferimento potrebbe essere al film di Tim Burton
del 1994) è un omaggio, a modo loro, alla musica del diavolo per eccellenza,
prima di No love for the deceased e
della ballata Dead to be alive a cui
ha partecipato Emily Van Dark alla voce, due episodi sicuramente gradevoli. Si
riparte con l’anthemica Rock is dead
(like us) e l’ottantiana e tirata Nice
to meat you (da applausi i trascinanti cori) ma l’heavy è dietro l’angolo e
si manifesta nella robusta Little scream
queen. Ci si avvicina alla conclusione con la pungente Mourir, c’est chic, la potente Selfish
son of a witch e la melodia ruffiana di Nekro-Nekro
Gym, che chiude un come back che conferma la capacità della band di non
prendersi troppo sul serio pur facendo sul serio, una caratteristica che li
consacra come uno dei più gruppi più gradevoli del panorama rock nazionale.
(Luigi Cattaneo)
Nekro-Nekro Gym (Official Video)
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