martedì 6 febbraio 2018

SUPERHORROR, Hit Mania Death (2017)


Si può suonare dell’horror rock pur essendo un gruppo made in Italy? A giudicare dai recenti lavori di Raging Dead, Dead & Breakfast e di questi Superhorror la risposta è assolutamente sì. Il quartetto (ex Superhorrorfuck) disegna contorni intrisi di ruvidezza, melodie immediate e ironia, risultando tanto provocatori quanto catchy. Edward J. Freak (voce), Mr.4 (basso), Didi Bukz (chitarra e kazoo) e Franky Voltage (batteria) siglano con Hit mania death un quarto disco condito di hard & heavy, r’n’r dissacrante e atteggiamento punk rock, sempre tenendo ben presente l’aspetto canzonatorio e beffardo. Ready, steady … Die! è la partenza simbolo del platter, aggressiva e sporca al punto giusto, mentre le seguenti Nazi nuns from outer space e Mr. Rigor Mortis hanno quel mood punk fatto di chitarre abrasive e ritmiche solidissime. Ed Wood Blues (il riferimento potrebbe essere al film di Tim Burton del 1994) è un omaggio, a modo loro, alla musica del diavolo per eccellenza, prima di No love for the deceased e della ballata Dead to be alive a cui ha partecipato Emily Van Dark alla voce, due episodi sicuramente gradevoli. Si riparte con l’anthemica Rock is dead (like us) e l’ottantiana e tirata Nice to meat you (da applausi i trascinanti cori) ma l’heavy è dietro l’angolo e si manifesta nella robusta Little scream queen. Ci si avvicina alla conclusione con la pungente Mourir, c’est chic, la potente Selfish son of a witch e la melodia ruffiana di Nekro-Nekro Gym, che chiude un come back che conferma la capacità della band di non prendersi troppo sul serio pur facendo sul serio, una caratteristica che li consacra come uno dei più gruppi più gradevoli del panorama rock nazionale. (Luigi Cattaneo)
 
Nekro-Nekro Gym (Official Video)
 
 
 

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