sabato 9 febbraio 2019

GIANLUCA D'ALESSIO, Sunrise Markets (2018)


Chitarrista dell’orchestra Rai, Gianluca D’Alessio ha collaborato con artisti come Simone Cristicchi, Michele Zarrillo e Claudio Baglioni (giusto per citarne qualcuno) e Sunset Markets è il suo esordio da solista. Ispirato alla vita londinese, dove il disco è stato concepito (con tanto di distribuzione Burning Shed), è la sintesi del pensiero di un professionista serio e preparato, che finalmente mette tutto il suo talento in un’opera propria. Il risultato è di altissimo livello, con 35 minuti quasi interamente strumentali dove troviamo come ospiti in alcuni brani anche il bassista John Giblin (Paul McCartney, Phil Collins, Peter Gabriel, Simple Minds) e il batterista Gavin Harrison (Porcupine Tree, King Crimson). Partenza sparata con The crow, power trio classico con D’Alessio davvero a proprio agio, mentre la già citata sezione ritmica ha modo di esprimersi nella stupenda Song 6, in cui troviamo anche Massimo Idà alle tastiere. La title track, di nuovo in trio, vede Fabio Fraschini sostituire Giblin ma il risultato è comunque eccezionale, mentre Cactus rallenta e si tinge di blues, mostrando le diverse possibilità di evoluzione della musica di Gianluca. Con Tutankhamon il chitarrista spinge di nuovo il piede sull’acceleratore, con tanto di solo di basso fusion ad opera di Patrizio Sacco e un chorus dal sapore prog di grande effetto. Veramente un brano magnifico. Roots è forse l’episodio più particolare, una delicata ballata sospinta dagli arpeggi di Gianluca e dalle percussioni soffuse di Daniele Leucci, ma è solo un passaggio, perché già Rockfeller Plaza sconfina in territori più marcatamente jazz rock, un ulteriore dimensione della musica contenuta in questo debutto. Drawing borders è l’unica traccia cantata (dal bravo Riccardo Rinaudo), un breve e isolato passaggio che anticipa la conclusiva e progressiva Red knight, altro buonissimo momento che mostra la grazia, la passione e la capacità di creare soluzioni strutturate ma sempre molto comunicative e intrise di pathos. (Luigi Cattaneo)
Tutankhamon (Video)

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