Ep d’esordio per i Warm
Sweaters for Susan (Mimmo Gemmano alla voce e alla chitarra, Luca D’Andria alla
chitarra, Gianluca Maggio al basso e Gabriele Caramagno alla batteria), 25
minuti a base di indie rock con echi wave, che seppure con qualche caduta di
tono e una produzione rivedibile, lasciano intravedere buone idee e un discreto
potenziale, che vanno però sviluppati maggiormente per incidere sul serio. C’è
da dire che i pezzi scorrono via gradevolmente, ricordando la lezione del post
punk inglese ma anche la leggerezza di inizio anni 2000 targata The Strokes e
The Libertines, periodo in cui quella scena rock sfornava band in sequenza, che
si distinguevano spesso per suoni che flirtavano con il garage e la dark wave ottantiana.
Un revival che forse ha finito per influenzare anche i tarantini, perché già
l’iniziale That’s the way my passion
strirs crea atmosfere conosciute e che rimandano alle varie correnti
alternative del rock. Anche Gravity,
con il suo incedere darkeggiante, convince nell’arco di sette minuti piuttosto
tirati, mentre Teach me to walk soffre
parecchio di una registrazione al limite del lo-fi e di una costruzione
generale alquanto debole. Meglio The
quick brown fox jumps over the lazy dog, che ricorda qualcosa degli U2
degli anni ’80, prima di Satellites,
finale leggerino e che conferma l’impressione di trovarci dinnanzi ad un’opera
prima che avrebbe beneficiato di produzione e arrangiamenti maggiormente curati.
Quartetto comunque da tenere d’occhio e con ampi margini di crescita. (Luigi
Cattaneo)
Gravity (Video)
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