martedì 17 novembre 2020

RØSENKREÜTZ, Divide et Impera (2020)

 

Tornano i Røsenkreütz, progetto di Fabio Serra (chitarra, tastiere, voce) in bilico tra progressive rock britannico, new prog e A.O.R., che dopo il buonissimo Back to the stars del 2014 ha rinnovato la line up, che ora prevede Gianni Brunelli (batteria), Gianni Sabbioni (basso), Massimo Piubelli (ottima voce dei Methodica), Carlo Soliman (piano e tastiere) e Eva Impellizzeri (viola, tastiere). Divide et Impera, uscito qualche mese fa per Andromeda Relix, è un concept sul tema del controllo, una sorta di film a episodi in cui ciascuno fa riferimento all’argomento di base, con la partenza di Freefall che è già piuttosto esemplificativa della quantità di idee che andremo a trovare nello sviluppo delle sequenze narrative. Imaginary friend gode della presenza del violino, che ben si adagia sulle note dell’organo e su melodie vocali che a tratti ricordano i Queen, The candle in the glass è un episodio pieno di grazia, abbellito dalla presenza dell’Evequartett, mentre I know I know vira su un prog moderno e contaminato dal rap di Flamma. Aurelia mette insieme drammaticità e tensione lirica, un ottimo affresco prog che ben si sposa con parti jazzate, prima dell’ottantiana True lies e dell’emozionante Sorry and … L’album si chiude con The collector, grandiosa suite che supera i 15 minuti, sintesi del pensiero musicale di Serra e compagni, tra hard, cambi di tempo progressivi, anni ’70, enfasi strumentale e fantasiose melodie. Sono passati ben sei anni dal lavoro precedente, tempo in cui il progetto è maturato e ha preso ulteriore forma, quella attuale, fatta di un songwriting ispirato ed estremamente curato nel dettaglio, elemento non da poco per cercare di emergere nel ricchissimo panorama prog nostrano. (Luigi Cattaneo)

Official Teaser



Nessun commento:

Posta un commento