Tornano i Røsenkreütz,
progetto di Fabio Serra (chitarra, tastiere, voce) in bilico tra progressive
rock britannico, new prog e A.O.R., che dopo il buonissimo Back to the stars del 2014 ha rinnovato la line up, che ora prevede
Gianni Brunelli (batteria), Gianni Sabbioni (basso), Massimo Piubelli (ottima voce
dei Methodica), Carlo Soliman (piano e tastiere) e Eva Impellizzeri (viola,
tastiere). Divide et Impera, uscito
qualche mese fa per Andromeda Relix, è un concept sul tema del controllo, una
sorta di film a episodi in cui ciascuno fa riferimento all’argomento di base,
con la partenza di Freefall che è già
piuttosto esemplificativa della quantità di idee che andremo a trovare nello
sviluppo delle sequenze narrative. Imaginary
friend gode della presenza del violino, che ben si adagia sulle note
dell’organo e su melodie vocali che a tratti ricordano i Queen, The candle in the glass è un episodio
pieno di grazia, abbellito dalla presenza dell’Evequartett, mentre I know I know vira su un prog moderno e
contaminato dal rap di Flamma. Aurelia mette
insieme drammaticità e tensione lirica, un ottimo affresco prog che ben si
sposa con parti jazzate, prima dell’ottantiana True lies e dell’emozionante Sorry
and … L’album si chiude con The
collector, grandiosa suite che supera i 15 minuti, sintesi del pensiero
musicale di Serra e compagni, tra hard, cambi di tempo progressivi, anni ’70,
enfasi strumentale e fantasiose melodie. Sono passati ben sei anni dal lavoro
precedente, tempo in cui il progetto è maturato e ha preso ulteriore forma,
quella attuale, fatta di un songwriting ispirato ed estremamente curato nel
dettaglio, elemento non da poco per cercare di emergere nel ricchissimo
panorama prog nostrano. (Luigi Cattaneo)
Official Teaser
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