domenica 22 novembre 2020

TASSIELLO TRIO, Il sognatore (2020)

 

Primo album per Renato Tassiello, batterista che qui si fa accompagnare da Alberto Sempio alla chitarra e Gigi Andreone al basso, un trio che diviene spessissimo quartetto grazie alla presenza pressoché costante del clarinetto, suonato da Paolo Tomelleri e Mauro Negri, due raffinati interpreti del jazz nostrano. La componente jazz, prevalente, si sporca di rimandi fusion e piccole pulsioni rock, un equilibrio costante che fa di Il sognatore un debutto brillante, scritto in maniera curata e ottimamente suonato da musicisti esperti e preparati. L’iniziale Big event è l’unica suonata in trio, si denota una compattezza d’insieme da subito notevole, una vena jazz rock pulsante dettata da ritmiche piene di groove e da una chitarra che appare ben presente e tutt’altro che comprimaria. La title track e la seguente Mr. Herbie vedono la presenza del maestro Tomelleri, tra suggestioni da soundtrack, jazz club e omaggi, nemmeno tanto velati, a Sextant di Herbie Hancock, rivisitato però con grande temperamento ed eleganza dal quartetto. Negri, altro interprete di fama internazionale, si cala perfettamente nelle atmosfere di The splinter, vicina ad alcune cose di John Scofield, quindi un jazz solido in cui Sempio e l’ospite sfoggiano momenti solistici di valore, sempre sostenuti da un motore ritmico efficiente e coeso. Tomelleri torna in Notes from Senegal, uno sguardo sull’Africa condito proprio da uno straordinario lavoro del clarinetto, mentre la conclusiva Infernal Rhythms si avvale non solo di Tomelleri ma anche di Gabriele Comeglio al flauto, Luca Campioni al violino e Simone Rossetti Bazzaro alla viola, episodio finale che riassume in sé le varie anime del progetto di Tassiello. C’è anche una bonus track, Caravan, gradevole rivisitazione di un brano di Juan Tizol, scritto nel 1936 per Duke Ellington e qui suonata da Renato insieme al solo Tomelleri. (Luigi Cattaneo)

Big event (Official Video)



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