lunedì 23 novembre 2020

SPEED STROKE, Scene of the crime (2020)

 

Per gli appassionati di hard rock con tendenze sleaze, Scene of the crime degli Speed Stroke, appena uscito per Street Symphonies, è un appuntamento assolutamente imperdibile, un terzo lavoro che certifica la grandezza del quintetto formato da Andrew (batteria), D.B. (chitarra), Jack (voce), Fungo (basso) e Michael (chitarra). I dieci pezzi di questo ritorno mostrano come la carica live sia ancora del tutto intatta a distanza di quattro anni da Fury, con brani energici e pieni di passione, accostabili a Crashdiet, Steel Panther, Backyard Babies e Hardcore Superstar. L’irruenza hard della band fa subito capolino in Heartbeat, la title track omaggia gli anni ’80 del genere con grande consapevolezza, mentre After dark rallenta ma non perde nulla in quanto a potenza e forza propulsiva. La battagliera Soul punx è tra i brani più aggressivi del disco, prima della suggestiva No love, che mostra l’anima meno inquieta del gruppo, una semi-ballad elettrica davvero notevole. La seconda parte del lavoro si apre con Red eyes, altro tributo agli ’80, decennio cult per il genere, e la frizzante verve di Out of money, a cui fa seguito la briosa allegria r’n’r di Who Fkd Who. Le conclusive One last day, inaspettatamente delicata e Hero No.1, che invece torna a spingere in direzione hard rock, chiudono un album spontaneo, fresco e convincente sotto tutti i punti di vista. (Luigi Cattaneo)  

Album Teaser



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