lunedì 16 novembre 2020

SIMONE PIVA & I VIOLA VELLUTO, Fabbriche Polvere e un Campanile nel mezzo (2019)

 

Fabbriche polvere e un campanile nel mezzo è il quinto lavoro in studio per Simone Piva & i Viola Velluto (Simone Piva alla voce e alla chitarra, Federico Mansutti alla tromba, Luca Zuliani al contrabbasso, Alan Liberale alla batteria e Francesco Imbriaco al piano e alle tastiere) band che, pur muovendosi in un circuito underground, è riuscita negli anni a suonare di spalla a band importanti come The Zen Circus e Fast Animals and Slow Kids o ad Omar Pedrini, fondatore degli storici Timoria. Il folk rock di Simone continua il suo percorso fatto di racconti di strada e omaggi al western italiano, già a partire dall’iniziale verve di La battaglia infuria, a cui segue Da dove vengo, furia r’n’r e un groove inarrestabile. Sulla stessa falsariga si muove Cani sciolti, che non disdegna un’atmosfera da far west, mentre Imprevisti cambia registro e ci dona una ballata dalle splendide melodie ispirata a La Flaquita (Madonna venerata dai bandidos messicani), con Imbriaco che accompagna delicatamente la voce di Piva. Si torna a parlare il linguaggio del folk rock in Oggi si uccide domani si muore, con Mansutti che da forza e vigore ad un brano molto riuscito, prima dell’omaggio di Sergio Leone rivolto al grande regista italiano, dove ovviamente troviamo le influenze western e morriconiane del gruppo in bella evidenza. Chiudono il breve lavoro (27 minuti circa) il gradevole pop rock cantautorale di Questa estate e Il destino di un uomo, piacevole finale di un ritorno che mette insieme ironia, divertimento ma anche frangenti di sana riflessione. (Luigi Cattaneo)

Imprevisti (Video)



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