Nati nel 2015 a Cuneo,
il power trio dei Rusty Groove va a rimpolpare la schiera di band rock blues
che anche l’Italia vanta, nomi come Black Mama, Bullfrog o Wildking, che non
riescono ad emergere e rimangono purtroppo apprezzati da una stretta cerchia di
appassionati. La classica formazione triangolare (Igor Marongiu alla chitarra,
Livio Gertosio alla batteria e Maurizio Giroldo al basso e alla voce) ha un
ovvio approccio sanguigno alla materia, rispettando alcuni canoni del genere,
che vogliono una giusta dose di aggressività mediata da melodie fruibili, il
tutto all’insegna di un’energia contagiosa e vibrante. ZZ Top, Deep Purple, Led
Zeppelin, questi i riferimenti che più saltano all’occhio, ma si possono citare
anche i contemporanei Popa Chubby ed Eric Sardinas con i suoi Big Motor, un
concentrato di elettricità che trova nei dieci brani presenti una valvola di
sfogo contro questo periodo strano e doloroso. Non mancano frangenti
riflessivi, aspetto che la formazione maneggia con grazia e cura, mostrando la
capacità di scrivere e arrangiare anche nel momento in cui si sposta da
coordinate più rock, come dimostrano Snow
in a desert e At the wrong time.
Le cover di Just got paid degli ZZ
Top e Going down di Don Nix sono
rilettura e omaggio intelligente, e completano un lavoro di ottima fattura,
dove entusiasmo e consapevolezza si muovono sullo stesso binario, quello di un
rock blues robusto ed estremamente gradevole. (Luigi Cattaneo)
Animal soul (Video)
Grazie mille, Luigi!
RispondiEliminaGrazie e a presto!
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