No
coffee è l’ep d’esordio di Luca Stefanelli, un breve lavoro
dove il napoletano si divide tra voce, basso, synth e batteria, coadiuvato
nella coproduzione da Massimo Vita dei Blindur. Il disco pone il cantautore campano
all’interno del circuito indie italiano, sempre più saturo di artisti che
cercano di emergere tra mille difficoltà. Elettronica e canzone d’autore
trovano coesione in pezzi Lo-Fi come Dentro
di me (con il contributo del synth di Marco Balestrieri) o Rondò, una ballata venata di pop, mentre
Controcorrente viene abbellita dal
violino di Carla Grimaldi, che conferma l’attitudine quieta della scrittura di
Luca. Na na na, con i suoni vintage
del synth, e La rota, che invece mi
ha ricordato alcune trame del primo Niccolò Fabi, concludono un primo passo
gradevole e curioso. (Luigi Cattaneo)
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