Secondo disco per i Five
Hundred Horse Power, band vicentina formata da 5 amici appassionati di heavy
metal da sempre, che hanno riversato in Cluster tutto il loro amore per
questo genere così ampio e variegato. Si passa così in meno di mezz’ora dalla gradevole
ballata elettrica Burning memories, alla potente e aggressiva Absolute
power, che non disdegna parabole thrash metal (con l’ottimo lavoro della
coppia di chitarristi, Diego e Enrico), prima di Rage ’22, che ha un contorno
moderno e d’impatto. Il crescendo drammatico di Sweet death vede
protagonista la voce di Giordano, Fake as shit guarda invece a quanto
succedeva nel crossover americano di fine ’90 inizio 2000, mentre Burn your
soul e Look me and fuck me sono composizioni in cui emerge ancora di
più la compattezza della sezione ritmica formata da Eppe alla batteria e
Damiano al basso. La band si diverte a citare Death SS, Marilyn Manson, Judas
Priest e Motorhead, un calderone magari non sempre del tutto a fuoco ma
assolutamente genuino e godibile. (Luigi Cattaneo)
Teaser Album
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