Nati nel 2017, gli
Hyndaco (Lorenzo Vitali alla voce, Francesco Lucchi alla chitarra, Andrea
Ugolini ai synth e alle tastiere, Lorenzo Ricci al basso e Beppe Gravina alla
batteria) partono dallo psych di fine ’60 per sviluppare un progetto infarcito
di dream pop e indie. Il risultato è un sound multiforme e sfumato, che
ritroviamo ora in Starship Tubbies, ep che si fa carico di rileggere
certe atmosfere vintage con il contemporaneo alternative, a partire da Rosalipstick,
singolo apripista del lavoro. Si prosegue con Atlantika e Lubber,
variopinti momenti in cui si percepisce il bel lavoro d’insieme del gruppo di
Cesena, tra synth sognanti, pulsante rock e fraseggi strumentali. La brillante
title track e la conclusiva Foxtrot, con il suo crescendo epico, suggellano
un disco tanto breve (nemmeno 20 minuti) quanto affascinante. (Luigi Cattaneo)
Starship Tubbies (Video)
Molto derivativo ma abbastanza personale. Orribile il suono della batteria, cupo e piatto. Forse la registrazione? Non è il mio genere ma riconosco una buona base.
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