Uscito nel 2020 per
Lizard Records, Contro è l’esordio di Paolo Volpato, abile chitarrista
che con questa sua opera prima ha messo insieme fusion, avant prog e jazz rock,
un lavoro registrato in compagnia di Roberto Scala (synth), Adrian de Pascale
(batteria), Luca Vedova (basso), Michele Gava (contrabbasso), Michele Uliana
(clarinetto e sax) e Giacomo Li Volsi (piano), un parterre ricco e che ha
costruito un album molto interessante. Prevalentemente strumentale come da
tradizione del genere, il disco espone temi affascinanti e molto curati, con la
chitarra di Volpato ovviamente protagonista ma ben calata in un contesto
complessivo dove il lavoro collettivo pare più importante del singolo, aspetto
non di poco conto e su cui verte questo debutto. Appare evidente l’influenza di
Allan Holdsworth, soprattutto la sua carriera da solista, ma anche le
esperienze con Gong e Soft Machine devono aver segnato lo sviluppo
chitarristico di Volpato, un linguaggio che maneggia con grazia e una certa
raffinatezza, accostabile anche ad alcuni funamboli di casa Moonjune Records
come Tohpati, Mark Wingfield e Dusan Jevtovic. Nelle tensioni vede
coinvolto Alessandro Seravalle (Garden Wall, Genoma, Officina Seravalle), che con
la sua voce marchia il brano più sperimentale tra i presenti, in Preludio/Contro
invece Volpato introduce il primo dei chitarristi ospiti sul lavoro, Frank
Pilato, perfetto in questo episodio apripista. Marcello Contu firma un bel solo
nell’ottima Ossigeno, mentre troviamo Alessandro Giglioli in GLV,
altro momento strutturato sapientemente e decisamente godibile. In definitiva è
lecito parlare di un valido esordio, chi ama queste sonorità rimarrà sicuramente
soddisfatto dalle doti tecniche e di scrittura di Volpato. (Luigi Cattaneo)
Nelle tensioni (Video)
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