Non è più tempo di Naples Power. Non c’è più
quella bella scena, così personale e variopinta che includeva, giusto per
citare qualcuno, Osanna, Napoli Centrale, Balletto di Bronzo, Toni Esposito e
Pino Daniele. Certo qualcosa è rimasto, gli Osanna hanno rinnovato la loro
proposta, James Senese continua con la sua miscela esplosiva di jazz e rock,
Gianni Leone appare più in forma che mai e Pino Daniele, soprattutto in sede
live, sta conservando quello spirito unico e particolare dei gruppi partenopei
di inizio anni ’70. Ma non ci sono solo le leggende. Nell’underground ci sono
decine di gruppi che ci provano, se non a risvegliare certe intuizioni, a
crearne di nuove. Basti pensare all’ethno jazz rock degli straordinari
Slivovitz, al metal prog di Ephesar e Soul Secret, ai giovanissimi La Washing
Machine o al nuovo percorso intrapreso da Sophya Baccini (già voce degli
storici Presence). In questo contesto si inseriscono alla perfezione i Camera
Chiara con questo notevole disco d’esordio che si avvicina al suono dei vecchi
lp dei Pink Floyd e a quello più attuale dei Porcupine Tree, forse le due
influenze maggiormente riscontrabili. Ma non siamo nel campo del già sentito o
dell’omaggio pedissequo. Nelle trame esclusivamente strumentali dei salernitani
emerge anche l’amore per quella stagione dorata del progressive nostrano, con
brani sempre ottimamente suonati ed arrangiati e doti compositive non
trascurabili. Bravissimi nel creare situazioni sì articolate ma mai pretenziose
o eccessive, mostrano come il dono della comunicazione non sia legato per
obbligo alla forma canzone. Tutto l’album è caratterizzato da spunti melodici e
psichedelici davvero pregevoli, dove se pur emergono le singole qualità dei
musicisti presenti (Francesco Lembo alle tastiere, Antonio Pappacoda alla
batteria, Danilo Lupi al basso, Vincenzo Manzi alla chitarra), quello
che più convince è il lavoro d’insieme ricco di particolari, che produce un
disco piuttosto ambizioso e figlio di una formazione già matura per
palcoscenici di rilievo. Giusto citare pezzi come Chiaroscuri, 11 minuti in cui ci si perde tra atmosfere dense e
umbratili cambi di umore, la delicata Nel
tuo mondo e l’avvolgente clima autunnale di Il Nuovo e il Vecchio Giorno. Disco altamente consigliato agli
amanti del genere. (Luigi Cattaneo)
Al seguente indirizzo è possibile acquistare l'intero album.
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