Tornano anche i Gran
Torino dopo il fortunato esordio del 2011 e confermano tutte le qualità di cui
avevamo già parlato proprio da queste pagine. La band sceglie ancora una volta
la via di un progressive rock strumentale e dai contorni hard e non si può che
apprezzare tale direzione, soprattutto in virtù di un sound fresco e vitale.
Alessio Pieri (tastiere), Fabrizio Visentini Visas (basso), Gian Maria Roveda
(batteria) e Leonardo Freggi (chitarra) ci conducono in un bel viaggio dove non
mancano echi psichedelici e richiami ai grandi Rush. Questa è la strada su cui
si muovono i veronesi, in maniera piacevole e coinvolgente, proprio come era
già accaduto con Gran Torino Prog. Fate of a Thousand Worlds è la colonna
sonora di un viaggio, quello di un’astronauta nell’universo, con tutte le sue
paure e le sue emozioni e nasce da un racconto di Paolo Gadioli. Lo stile si basa
in special modo sull’incontro tra la chitarra di matrice hard e le atmosfere
sognanti delle tastiere e del piano, con una bella sezione ritmica, profonda e
piena di groove. Pieri firma due tra i pezzi migliori, le iniziali Child of the Stars e Absolute Time, una splendida doppietta a
cui segue un altrettanto valida ed epica The
battle of Velasquez in odore di Emerson Lake & Palmer. Tra i pezzi
migliori anche Empty Soul, con quel
tocco vintage delle tastiere che proprio non guasta e la genesisiana The Short Dream. È un album che con il passare
degli ascolti ti conquista, con quelle melodie che ti entrano sottopelle e
agiscono da chorus veri e propri, forme che ritornano e lasciano trasparire una
cura per il dettaglio non indifferente. Chiaro che qui non troviamo lasciti
avanguardistici o soluzioni particolarmente nuove ma brani come End of a Planet o la title track hanno
una forza comunicativa che mostrano consapevolezza e determinazione. Fate of a Thousand Worlds ha tutte le
carte in regola per conquistare sia gli amanti del prog settantiano che quelli
più vicini a Dream Theater e affini. Anzi, direi che è quasi impossibile non
trovi appoggio da qualunque amante di queste sonorità! (Luigi Cattaneo)
Child of the Stars (Video)
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