Nati nel lontano 1988 a
Forlì, i Circus Nebula arrivano solo ora al debut grazie alla sempre lodevole
attività della Andromeda Relix e confermano quanto fatto vedere in quasi 30
anni di attività, con strutture e riff di matrice hard che si sposano con
l’immediatezza furente del r’n’r sessantiano e la psichedelia che incontra la
passione per il cinema horror e i b-movies. Marco Bonavita (voce anche di
Amphetamine e Nasty Tendency), Alex Celli (ex chitarrista dei bravi Buttered
Beacon Biscuits), Bobby Joker (batterista già presente nei Diatriba), Michele
Gavelli (tastiere, in comproprietà con i Blastema) e Frank Leone (già Nasty
Tendency e ora con il grande Michael Vescera) sono il quintetto che ha dato
vita ad un esordio dove, a fianco dei cavalli di battaglia di sempre, troviamo inaspettati
inediti di spessore. Così tanta perseveranza riempie i solchi di questa opera
prima, diretta conseguenza di demo, apparizioni su compilation e live aperti
per Paul Chain, Death SS e Dogs D’Amour, una forza propulsiva contagiosa che
parte in quarta con Sex garden,
potente ma molto melodica. Il singolo Ectoplasm
è puro hard rock, mentre più darkeggiante è Here come the medicine man, prima della briosa verve di Rollin thunder, un rock ‘n’ roll diretto
e assolutamente convincente. Dopo un inizio così scoppiettante il quintetto
propone una valida ballata, Vacuum dreamer,
per poi tornare con fermezza al roccioso rock di Welcome to the Circus Nebula. Ci si sposta sul versante heavy con
la ferrea 2 loud 4 the crowd e da lì
in poi i romagnoli non staccano più il piede dall’acceleratore, regalandoci la
profonda Electric twilight, la dura Head-Down, la grinta live e quasi punk
di Mr. Pennywise e il finale
scoppiettante di Spleen. Trent’anni
di attesa fieramente ripagati fanno di questo Circus Nebula un disco genuino e verace, pieno di passione per un
genere immortale di cui c’è bisogno e sempre ce ne sarà. (Luigi Cattaneo)
Album Promo Teaser
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