Gli Struttura & Forma
hanno una vicenda analoga a quella di diverse band italiane dei ’70, che per
svariati motivi non sono riuscite a lasciare incisioni discografiche della loro
attività e finiscono per diventare con gli anni un bagliore nella mente di qualche
appassionato che magari aveva assistito ad uno dei concerti dell’epoca. Franco
Frassinetti (chitarra) e Giacomo Caliolo (chitarra), gli unici due membri
originari della prima formazione, accompagnati da Marco Porritiello (batteria),
Claudio Sisto (voce) e Stefano Gatti (basso) e dall’ospite Beppe Crovella degli
Arti e Mestieri al mellotron, riescono solo ora a pubblicare One of us, un disco vintage e con virate
hard dirette e potenti. L’epico strumentale Worms,
registrato nel 1972, è un grandioso inizio ma non è da meno Symphony, con Crovella sempre
grandissimo mattatore nei suoi passaggi e una scrittura complessiva raffinata e
da subito godibile. Dopo la piacevole rivisitazione di Lucky man (che ci fa comprendere come gli Emerson Lake & Palmer
e tutto il prog inglese siano stati di grande importanza per l’ensemble) arriva
il primo vagito heavy prog con l’interessante Kepler. Se la title track va a lambire con gusto territori fusion,
i due minuti strumentali di Kyoko’s
groove sono tirati e di grande impatto. Indios
dream conferma la grande capacità degli Struttura & Forma di proporre idee
in linea con il progressive senza eccedere in sterili elucubrazioni
virtuosistiche e sulla stessa lunghezza d’onda vi è Fasting soul, immediata e di notevole urto rock. Amsterdam è forse il momento meno
riuscito di tutto il disco ma è solo un frangente, perché Acoustic waves è un delicato strumentale e Il digiuno dell’anima è un bel finale, unica traccia in italiano e
variante gradevolissima del percorso intrapreso lungo il platter. Dopo Quanah
Parker, Spettri e Posto Blocco 19 (giusto per citare qualche band), che hanno
trovato la giusta consacrazione in anni recenti, ecco un ulteriore riprova
della qualità del prog italiano e di come ci siano ancora piccole gemme da
scoprire. L’augurio, scontato, è che i liguri non debbano attendere altri 45
anni per dare un nuovo segnale di vita … (Luigi Cattaneo)
Symphony (Video)
Nessun commento:
Posta un commento